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Attualità venerdì 08 febbraio 2019 ore 07:22

Archivio Vasari, verso ricorso alla Corte europea

Ad annunciare il ricorso alla Corte europea gli eredi dell'Archivio Vasari, al centro di un contenzioso dal 2016. "Vogliamo giustizia sull'esproprio"



AREZZO — I fratelli Francesco, Leonardo, Antonio e Tommaso Festari, eredi dell'Archivio Vasari, potrebbero rivolgersi alla Corte Europea, impugnando l'esproprio del prezioso archivio.

Dopo un lunghissima trattativa costellata di denunce e controdenunce e culminata con l'offerta di un milione e cinquecentomila euro, la direzione generale del Ministero dei beni culturali aveva firmato il decreto di esproprio dell'archivio Vasari, che fino al 2018 era di proprietà dei quattro fratelli Festari. L'archivio, formato da 6.600 pagine, contiene anche le lettere che Giorgio Vasari si scambiò con Michelangelo Buonarroti.

In una nota i fratelli Festari sottolineano che "Seppur fiduciosi di trovare giustizia nelle sedi legali italiane, qualora ve ne sia necessità, saremo disposti a portare la questione davanti alla Corte Europea, dove le normative sugli espropri sono estremamente chiare e precise". 

"Il 5 febbraio, ad Arezzo, si sarebbe dovuto svolgere l'incontro relativo all'arbitrato sull'archivio Vasari pervalutarne il valore economico - spiegano i fratelli Festari -L'incontro, che avrebbe dato inizio alle operazioni peritali, era stato convocato dal professor Philippe Daverio, arbitro super partes nominato dal presidente del tribunale di Arezzo. Incredibilmente, l'unico perito presente su tre convocati era il nostro, Renato Saggiori".

 "È facile immaginare il motivo per cui il Ministero voglia fuggire da una valutazione realistica di questo bene -concludono - Tutti hanno piena conoscenza di quello che può esserne il valore economico. E' evidente che valutare l'Archivio Vasari 1,5 milioni di euro è fuori da ogni realtà, basti pensareche era stato venduto nel 2009 per 150 milioni di euro, vendita poi saltata per gravi ingerenze da parte delle istituzioni".


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