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Cronaca venerdì 20 gennaio 2017 ore 09:26

Basket Livorno, chiesto il processo per 12 persone

Il 27 gennaio udienza preliminiare per sei membri dell'ex cda, sei del collegio sindacale e un liquidatore, accusati di bancarotta fraudolenta



LIVORNO — Crac Basket Livorno: il giudice per le udienze preliminari si pronuncerà il prossimo 27 gennaio sul rinvio a giudizio richiesto per dodici indagati, nove dei quali vivono a Livorno e tre rispettivamente a Pistoia, Viareggio e Rosignano.

Il Basket Livorno, società sportiva partecipata anche da una società municipalizzata locale, ha giocato fino al 2009 nei campionati di pallacanestro di serie A1 e A2 ed è stata dichiarata fallita nel 2014.dal Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica per una situazione debitoria di oltre 2,8 milioni di euro e le condotte illecite rilevate nel corso delle indagini della Guardia di Finanza.

Attraverso l’analisi della documentazione contabile ed extracontabile sono emerse una serie di condotte, ritenute illecite, poste in essere sistematicamente tra il 2007 e il 2013 da cinque membri del consiglio di amministrazione pro tempore del Basket Livorno (tra cui l’ex assessore al bilancio dell’epoca del Comune di Livorno), con il fattivo contributo di sei membri del collegio sindacali dell’epoca e del liquidatore della società, con il principale obiettivo di evitare ai soci esborsi per il ripianamento delle perdite, avviare le procedure di liquidazione e rappresentare alla lega cestistica una situazione economica più solida per assicurare ogni anno alla squadra l’iscrizione al campionato di basket.

I primi fatti illeciti risalgono all’approvazione del bilancio d’esercizio 2006/2007, in cui venne riportata una perdita ufficiale di circa 272mila euro a fronte di una perdita reale quantificabile, secondo le Fiamme gialle, in almeno 780mila euro, nascosta attraverso ricavi fittizi giustificati da false fatture per prestazioni mai eseguite, emesse nei confronti di soggetti del tutto all'oscuro dell'operazione.

Il dissesto è stato ulteriormente aggravato nel successivo bilancio d’esercizio del 2007/2008, con l’occultamento di una perdita reale di oltre  un milione e centomila euro, ridotta grazie a due false false per 400mila euro, anche in questo caso emesse nei confronti di soggetti terzi inconsapevoli, nonchè l’iscrizione di una posta attiva fittizia di 360mila euro riconducibile a presunte "fatture da emettere”.

Gli investigatori ritengono che sia stata commessa anche una fraudolenta cessione dei diritti d’immagine per diecimila euro, deliberata dal cda del Basket Livorno nel 2009 a favore di una società livornese operante nel settore della cartellonistica stradale e riconducibile, di fatto, all'allora presidente.

Il liquidatore invece,  in concorso con uno dei presidenti del cda pro tempore, avrebbe versato denaro, senza giustificato motivo, in un libretto postale a lui steso intestato.

Sotto il profilo fiscale, è stata constatata agli indagati l’omessa dichiarazione dei redditi per l’ultima annualità operativa nonché un'evasione dell'Iva per 170mila euro.


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