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Che cosa prevede la nuova normativa sul gioco d'azzardo in Toscana?

​Nuova normativa sul gioco d'azzardo in Toscana: prevenzione e lotta al gioco patologico.



TOSCANA — Approvata la nuova normativa sul gioco d'azzardo, aumentate le sanzioni pecuniarie, obblighi formativi per i gestori ed ampliati i luoghi sensibili.

I dati del gioco patologico in Toscana
Nel mese di gennaio il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato la nuova normativa sul gioco d'azzardo, obiettivo contrastare il gioco patologico, una piaga sempre più presente nel nostro territorio. Il termine stesso é stato modificato, da "ludopatia" a "disturbo patologico da gioco".Il gioco d'azzardo patologico é un disturbo comportamentale del tutto analogo alla dipendenza da sostanze. Scommesse, slot machine, gratta e vinci e casinò online, sono moltissimi i luoghi, reali ed online, nei quali la dipendenza si può sviluppare e le conseguenze non sono solo finanziarie, il giocatore patologico tende a trascurare la famiglia e gli impegni lavorativi diventando sempre più apatico ed asociale. I dati rilevati dall'Osservatorio della Regione Toscana sul fenomeno della dipendenza da gioco presentano numero allarmanti: sarebbero 30.000 i giocatori patologici, dei quali circa 1.500 stanno seguendo un percorso di cura presso i Servizi per le Dipendenze, in soli 6 anni il numero delle diagnosi di patologia da gioco é aumentato di cinque volte. Firenze é il capoluogo italiano dove vengono spesi più soldi, 1.600 euro a testa , il 6% in più della media nazionale, complice anche l'altissima presenza di slot machine, in alcune zone della città ce n'é una ogni 65 abitanti, ma ci sono dati dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ancora più significativi, uno su tutti quello di Montecatini dove la spesa pro capite annua arriva a 4.630 euro, neonati inclusi. Regine incontrastate sono le slot machine ma anche i gratta e vinci e sempre più diffusi i Casinò Gaming Club, casinò online e live casinò.

La nuova normativa regionale: no ai centri scommesse in prossimità di ATM e compro oro
La nuova normativa regionale è stata approvata con 28 voti favorevoli e l'astensione della Lega. La concessione delle licenze non é di competenza regionale ma quello su cui si può agire è la prevenzione del gioco d'azzardo patologico. In quest'ottica sono stati ampliati i luoghi nei quali è vietato il gioco: i punti scommessa o giochi che prevedono la vincita di denaro non potranno essere aperti in prossimità di luoghi sensibili come scuole, centri sociali, centri sanitari, luoghi religiosi ma soprattutto sportelli bancomat e negozi di compravendita di oro e preziosi. La distanza non dovrà essere inferiore a 500 metri ed è vietata nei luoghi dichiarati Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Ai singoli comuni viene dato la facoltà di individuare altri luoghi sensibili in relazione a viabilità, inquinamento acustico e garanzia della quiete pubblica.

Corsi di formazione e prevenzione del gioco patologico fra i giovani
La nuova normativa prevede obblighi formativi per chi gestisce e per chi lavora nei centri scommessa o gioco con vincita in denaro e sanzioni per chi non rispetterà tale obbligo. Il costo dei corsi sarà a carico del gestore del locale e saranno riconosciuti dalla Regione Toscana, l'obiettivo è di fare conoscere agli operatori del settori la normativa, preparare il personale ad individuare eventuali situazioni di rischio e ad attivare un'adeguata rete di sostegno per il giocatore patologico.Sempre nell'ottica della prevenzione la Regione, insieme all'Ufficio scolastico regionale per la Toscana attiverà incontri di sensibilizzazione ed informazione in tutto il territorio. Dai dati raccolti fra i ragazzi di età compresa fra i 14 ed i 19 anni risulta che il 47% ha giocato d'azzardo nell'ultimo anno, più i maschi delle femmine.

Nuove installazioni ed aumento delle sanzioni per i gestori
Modifiche alla precedente normativa anche per quanto riguarda l'installazione di nuovi apparecchi per il gioco che dovranno essere collegati telematicamente all'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ed essere, dunque, leciti a tutti gli effetti. La definizione di nuova installazione è stata estesa anche ai sub-ingressi e ai trasferimenti di sede, ammesse invece le sostituzioni. É vietata la pubblicità per l'apertura di nuovi centri scommesse o spazi dove è consentito il gioco con vincita in denaro. Anche le sanzioni per i gestori che non rispettano la normativa sono aumentate, da 1.000 a 5.000 euro con conseguente diffida ed obbligo di formazione per gestore e personale.
La Regione Toscana è stata sempre un modello per la normativa sul gioco d'azzardo e questa nuova legge regionale rafforza la precedente normativa approvata nel 2013, continuando nel percorso di lotta e prevenzione del gioco d'azzardo patologico con il lavoro congiunto di tutti i soggetti coinvolti, in primis la Regione, le scuole, Anci, Asl ma anche i gestori dei centri scommesse e slot machine per proteggere i soggetti più deboli, inclini a cadere nella trappola del gioco patologico, con conseguenze disastrose.


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