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Attualità domenica 22 febbraio 2015 ore 16:06

E' morto Luca Ronconi, il teatro lo piange

Il regista aveva 82 anni ed era ricoverato al Policlinico di Milano. Il 15 novembre il Comune di Prato gli aveva conferito la cittadinanza onoraria



MILANO — Luca Ronconi si trovava in ospedale da qualche giorno e la morte sarebbe sopraggiunta anche a causa di complicanze legate all'influenza. 

Nato in Tunisia nel 1933, Ronconi era profondamente legato alla Toscana e oggi e domani, in segno di lutto, il municipio e altre istituzioni pratesi esporranno la bandiera a mezz'asta.

"Con la morte di Luca Ronconi Prato perde un grande maestro - ha commentato il sindaco Matteo Biffoni - Un uomo che ha contribuito a far conoscere la nostra città al mondo e che ha portato il Metastasio a diventare un grande teatro".

Il conferimento della cittadinanza onoraria di Prato a Ronconi fu decisa dal consiglio comunale all'unanimità come segno di ringraziamento per aver dedicato a Prato  "genio, impegno e grande passione" e come "riconoscimento dell'importante attività teatrale e culturale svolta nella città e con il teatro Metastasio, con la creazione del Laboratorio di attività teatrale e tutta l'intensa attività che ne è seguita, dando alla città e al suo teatro fama internazionale e prestigio".

In occasione della cerimonia, Luca Ronconi, visibilmente emozionato, rievocò gli anni in cui il laboratorio teatrale mosse i primi passi, definendolo "non un semplice progetto teatrale finalizzato allo spettacolo e all'applauso ma un processo di conoscenza".

CXordoglio per la morte del regista è stato espresso anche dal presidente della Regione Enrico e dall'assessore regionale alla cultura Sara Nocentini.

"Perdiamo un grande maestro e un uomo foretmente legato alla Toscana  - ha dichiarato l'assessore Nocentini - Oggi lo ricorda in particolare Prato, dove Ronconi seppe tradurre la sua arte in un laboratorio di innovazione e soprattutto nella realizzazione di un nuovo teatro, il Fabbricone, ricavato da un vecchio insediamento industriale. E' proprio questa entusiasmante pagina della sua vita che ci indica la strada per il nostro futuro, richiamando le possibilità della cultura anche nei momenti più difficili".

La scomparsa di Luca Ronconi ha generato dolore e commozione in Italia e all'estero. Riccardo Muti ha annunciato che dedicherà al regista il Requiem di Mozart che dirigerà questa sera a Chicago.

"Voglio dedicare dedicare il concerto a un grande amico e a un grande uomo di teatro - ha dichiarato Muti all'Ansa - E' il regista con cui ho lavorato di più. La prima volta fu a Firenze con l'Orfeo e Euridice di Gluck. Erano gli anni Settanta, fu un successo strepitoso, una regia che rivoluzionava il modo di intendere il teatro d'opera. Dopo, tanti registi europei hanno seguito questa sua indicazione". 

Il maestro Muti ha poi ricordato un Nabucco, sempre a Firenze, rivoluzionario nella "proposta scenica di unire il mondo biblico e quello risorgimentale". "E poi una Norma straordinaria, a palcoscenico quasi nudo - ha detto ancora Muti - E, alla Scala,  un'opera di Cherubini di grandissimo successo e il Guglielmo Tell che aprì la stagione 1998-99, una proposta straordinaria".


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