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Attualità sabato 26 settembre 2020 ore 09:33

Dopo il lockdown felicemente sposi all'Elba

Serena e Fabio sposi all'Elba
Serena e Fabio, sposi nella chiesa di San Gaetano

La storia di due sposi della Lombardia che avevano organizzato il loro matrimonio a giugno e che alla fine sono riusciti a coronare il loro sogno



CAMPO NELL'ELBA — Amore a prima vista per due sposi della Lombardia che si sono innamorati dell'isola girandola in moto e che poi hanno deciso di sposarsi proprio all'Elba. Matrimonio previsto per giugno 2020 ma il lockdown ha fatto saltare tutto finché il 12 settembre scorso i due sposi sono riusciti a realizzare il loro sogno.

Vi proponiamo il racconto ricco di emozioni e gratitudine della sposa, Serena, che ha detto sì al suo Fabio nella piccola chiesa di San Gaetano a Marina di Campo.

Scrivo dalla Lombardia, precisamente da un piccolo paese in provincia di Pavia, per esprimere tutta la mia immensa gioia nell'aver potuto realizzare il mio matrimonio all'Elba.

Stiamo vivendo un anno particolare, terribile per certi aspetti, eppure il 12 settembre scorso io e Fabio siamo riusciti a vincere la sfida con il destino e a sposarci nell'intima chiesetta di San Gaetano o del porto a Marina di Campo.

Siamo sentimentalmente legati all'isola d'Elba da 12 anni, dopo la prima indimenticabile vacanza insieme in moto. È stato amore a prima vista con le sue spiagge, i suoi profumi, i suoi deliziosi borghi arroccati o allungati sulle baie, i tramonti e molto altro ancora.

L'anno scorso, in seguito a una romantica proposta nella piazzetta di Capoliveri, ci siamo decisi a compiere il grande passo, previsto per il 20 giugno. Tuttavia, nello stesso giorno in cui ci sono arrivati gli inviti per il lieto evento, l'Italia si è letteralmente chiusa. E il matrimonio ci è apparso per lunghe settimane come un miraggio irraggiungibile. Abbiamo così dovuto prendere coscienza che il 20 giugno sarebbe stato arduo raggiungere l'isola, ci eravamo solo da poco riappropriati della mobilità tra regioni. Abbiamo sentito dunque don Mauro, il caro e rassicurante don Mauro, e abbiamo cambiato data, sperando nel profondo dei nostri cuori che fosse la volta buona. Le settimane sono scivolate via tra dubbi, incertezze, preoccupazioni e, oserei dire, con grande coraggio, la mattina dell'11 settembre, ci siamo imbarcati a Piombino, con i nostri famigliari più intimi, otto in tutto.

È bastato vedere profilarsi la costa elbana per sentirsi infinitamente bene, ritrovare la fiducia in se stessi e riempirsi gli occhi di quella bellezza tipica dei territori della nostra penisola. E da quel momento tutto è stato un sogno, ogni cosa, violentemente sballottata qua e là nei tempi appena trascorsi, è finita al suo posto, le sfumature hanno preso forma, regalandoci una magia mai assaporata prima.

Dalla casa affittata al Procchio, abbiamo poi raggiunto, il sabato mattina, il centro di Marina di Campo e ci siamo infilati tra i banchi di quella meravigliosa espressione cristiana, rappresentata dalla chiesetta del porto, tanto semplice quanto accogliente. Al fianco del mio papà, con indosso l'abito della mia mamma, che tanto avrebbe approvato l'ardita decisione di sposarsi al mare, cosa tanto stravolgente per noi gente di pianura, ho raggiunto il mio sposo, in attesa tra gli oleandri in fiore. Ed eccoci marito e moglie.

Alle ragazze che hanno dovuto rimandare, aspettare, sospendere i loro sogni, dico di avere fiducia, il giorno più bello arriverà e sarà bellissimo. Davvero.

All'Elba dico grazie, per avermi regalato tanto, non avrei mai creduto che potesse rendere tutto tanto semplicemente straordinario.

Grazie a don Mauro e alla sua cortese accoglienza, lo serberemo nel cuore.

Grazie a Marina di Campo, ai ricordi più cari vissuti qui, e poi alla Costa del Sole, al suo senso di libertà e alla sua eterna leggerezza, lungo la quale abbiamo scattato fotografie uniche, tra cielo e mare, infine al Borgo al Cotone di Marciana Marina, che ci ha ospitato ancora per una settimana, accrescendo l'amore per le cose semplici e vissute, come qui sanno essere.

Grazie ai nostri pochi cari, che ci hanno accompagnato, rendendo il tutto indimenticabile e denso di significato. Grazie alle curve, ai colori, alle barche, ai fondali dorati, al vento, alle nuvole e ad altri innumerevoli particolari di quest'isola, che ci hanno fatto innamorare ancora di più della vita”.

Serena Baracco


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