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Cronaca venerdì 02 gennaio 2015 ore 16:33

Falsi carabinieri derubano due ragazze

Due fratelli finiti in manette dopo che, fingendosi militari, hanno avvicinato le giovani in auto derubandole con la scusa di una perquisizione



FIRENZE — I due, di 37 e 41 anni, hanno avvicinato due ragazze ferme in auto in via della Quiete in centro a Firenze e dopo avergli mostrato un falso tesserino di riconoscimento e il distintivo hanno costretto le due malcapitate a consegnare loro le borse con la scusa di una perquisizione obbligandole a rimanere in macchina.

Al termine del "controllo" e subito dopo aver restituito le borse, i due si sono allontanati a bordo di un'utilitaria e le ragazze, insospettite dalla mancanza di tutte le banconote dai rispettivi portafogli, per un valore di quasi 300 euro, hanno subito avvertito il 113.

Raccolta la denuncia, gli agenti si sono messi subito sulle tracce dell'auto e dei due falsi carabinieri che sono stati rintracciati intorno alla mezzanotte quando la vettura sospetta è stata fermata da una pattuglia in borghese in via della Mattonaia.

Le forze dell'ordine hanno perquisito la vettura e oltre a rinvenire qualche grammo di marijuana hanno poi trovato sotto al sedile del guidatore il tesserino di riconoscimento falso usato dai due per ingannare le proprie vittime.

Gli agenti hanno poi notato che la chiave d'accensione del veicolo era una chiave limata e dopo alcuni ulteriori controlli è stato accertato che la vettura era stata rubata appena il giorno prima a Pontassieve senza che il proprietario se ne fosse ancora accorto.

I due sono finiti in manette nel carcere di Sollicciano, con l'accusa di rapina aggravata in concorso, ricettazione e possesso di segni distintivi contraffatti delle forze dell'ordine.


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