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Attualità mercoledì 22 aprile 2020 ore 09:19

Anticipo della Cig, istruzioni per l'uso

In attesa che l'Inps eroghi il contributo, i lavoratori toscani possono chiedere alla banca un anticipo fino a 1.400 euro, senza spese. Ecco cosa fare



FIRENZE — I lavoratori di aziende in crisi a causa dell'epidemia di coronavirus non dovranno attendere che l’Inps eroghi il contributo della Cassa integrazione per avere i soldi sul loro conto corrente. Se l'azienda non   li può anticipare, lo farà la banca, a interessi e costo zero, grazie all’intesa firmata in Toscana il 14 aprile fra la Regione, i sindacati, l'Associazione bancaria italiana e le associazioni di categoria dei datori di lavoro.

Tecnicamente si tratta di un’apertura di credito in una unica soluzione fino a 1400 euro nel caso di ammortizzatori attivati per l’emergenza Covid-19 (Cigo, Fis, Cig in deroga e Cisoa a seconda del settore e del tipo di impresa). E non ci sono nè spese nè tassi di interesse da pagare.

Ma come si fa a ottenere l'anticipazione e con quali tempi? A quale bisogna banca rivolgersi?

QUANDO E COME CHIEDERE L'ANTICIPAZIONE 

E’ sufficiente che l’azienda abbia presentato domanda per l’integrazione salariale dell Cig con pagamento diretto da parte di Inps. Non c’è da aspettare oltre per rivolgersi in banca.

“La richiesta del lavoratore alla banca potrà essere presentata immediatamente - spiega l’assessore al lavoro della Toscana, Cristina Grieco - e l’istituto di credito procederà all’erogazione dell’anticipo senza dover aspettare l’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione del trattamento delle Cig”.

Basterà dunque che il lavoratore consegni alla banca, insieme alla richiesta di anticipazione, una dichiarazione dell’azienda in cui viene indicato l’importo della quota di integrazione salariale, in modo che la banca possa calcolare l’anticipo dovuto. L’istituto di credito non dovrà attendere né l’autorizzazione della Regione né la presentazione dei modelli SR41 all’Inps per accreditare il denaro sul conto corrente del lavoratore. L’intesa firmata in Toscana prevede del resto una tripla garanzia: quella del lavoratore chiamato ad estinguere il debito residuo che eventualmente rimanesse dopo il versamento dell’assegno da parte dell’Inps, quella dell’azienda che potrà rimborsare la banca con i successivi stipendi del lavoratore e quella, in ultima istanza, del fondo di garanzia che sarà attivato dalla Regione.

LE BANCHE CHE HANNO ADERITO
Sono numerosi gli istituti che hanno aderito al protocollo d’intesa per l’anticipo degli ammortizzatori sociali. L’accordo toscano è stato siglato da 

- CassaRisparmio di Volterra, 

- Banca Popolare di Lajatico, 

- Monte dei Paschi di Siena, 

- Unicredit, 

- Banca Cambiano,

- Intesa Sanpaolo, 

- Banca Alta Toscana Credito Cooperativo, 

- Banca di Anghiari e Stia Credito Cooperativo, 

- Banca Centro - Credito Cooperativo Toscana-Umbria, 

- Banco Fiorentino – Mugello Impruneta Signa – Credito Cooperativo,

- ChiantiBanca Credito Cooperativo, 

- Banca dell'Elba Credito Cooperativo, 

- Banca di Pescia e Cascina Credito Cooperativo, 

- Banca di Pisa e Fornacette Credito Cooperativo, 

- Banca di Credito Cooperativo di Pontassieve, 

- Banca Tema Terre Etrusche e di Maremma - Credito Cooperativo,

- Banca del Valdarno Credito Cooperativo, 

- Credito Cooperativo Valdarno Fiorentino Banca di Cascia,

- Banca Valdichiana - Credito Cooperativo di Chiusi e Montepulciano,

- Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana Credito Cooperativo 

- ViVal banca,

- Banca di Credito Cooperativo di Montecatini Terme, Bientina e S. Pietro in Vincio,

- Banca Popolare Emilia Romagna, 

- Banco di Lucca,

- Credit Agricole.

“Desidero ringraziare le banche per la disponibilità e responsabilità dimostrata in questo momento difficile per tanti lavoratori - conclude l’assessore alla presidenza della Toscana, Vittorio Bugli - L’auspicio è che altri istituti possano sottoscrivere l’accordo nei prossimi giorni”.


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