Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 09:06 METEO:FIRENZE12°22°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
venerdì 29 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Gol pazzesco: il portiere del Lesotho segna con un tiro da 70 metri contro l'Etiopia

Attualità lunedì 22 maggio 2017 ore 17:10

Una tassa sulle rendite contro l'emergenza casa

Servizio di Dario Pagli

Cgil, Cisl, Uil e sindacati degli inquilini hanno proposto la tassazione sulle rendite immobiliari e sul bollo auto: "Ci sarebbero 100 milioni in più"



FIRENZE — La crisi morde e morde ancora duro. Soprattutto nel settore dell'edilizia residenziale pubblica: lo dicono Cgil, Cisl, Uil e sindacati Sunia, Sicet, Uniat e Unione Inquilini Toscana che alla Regione Toscana hanno lanciato una proposta per aumentare di un cifra che si aggira intorno ai 100 milioni il gettito annuo per garantire mille alloggi popolari in più. Come? Con una tassa di scopo che colpisca la rendita immobiliare, compresi Air Bnb sopra un grosso volume di affari e che prelevi una quota dei proventi dal bollo auto per le macchine di grossa cilindrata. Il tutto a favore di investimenti per l'edilizia residenziale pubblica. 

"Invitiamo la Regione a fare una battaglia nazionale per rifinanziare adeguatamente il Fondo affitti e affinché ci siano risorse nazionali per rifinanziare adeguatamente il Fondo affitti e affinché ci siano risorse nazionali certe nel tempo per l'edilizia residenziale pubblica", hanno spiegato i sindacati in un incontro a Firenze nel corso del quale è intervenuto anche Enrico Crivellari, inquilino fiorentino delle case popolari e responsabile dell'autogestione di via Canova. “Ciò che più crea ansia e preoccupazione adesso tra gli inquilini è la cosiddetta ‘mobilità indotta’, di cui si discute a livello regionale - ha detto Crivellari - si tratterebbe di una disposizione in base alla quale ti devi spostare - senza sapere né dove né quando - se c’è un sottoutilizzo dei vani, altrimenti aumenta l’affitto per ogni vano non utilizzato. Questo metterebbe in ginocchio tantissime famiglie, soprattutto quelle più anziane”.

I numeri snocciolati dai sindacati parlano per la Toscana di oltre 25mila domande di assegnazioni di alloggi di edilizia residenziale pubblica presentate nel 2016 e di 1.500 case popolari non assegnate o non disponibili per le mancate ristrutturazioni. Intanto gli sfratti, quasi tutti per morosità, sono saliti del 15 per cento soprattutto a Firenze, Prato, Pisa e Livorno. E il rischio, per i sindacati, è che non si facciano più alloggi pubblici perché mancano finanziamenti pubblici stabili. 

Ora mentre la Regione Toscana pensa al riordino tramite un testo unico delle regole per le politiche abitative, i sindacati chiedono di fare presto perché le risorse per l'edilizia residenziale pubblica, dicono, non bastano più. 

“Stando a quanto annunciato - hanno detto i sindacati - vi sono aspetti della riforma in fieri che destano viva preoccupazione da parte nostra, in particolare riguardo il tema della continuità e della natura delle risorse, della programmazione di un piano certo di nuovi alloggi utili ad assicurare un presente e un futuro alla fondamentale risposta in termini di sostegno alle famiglie che l’edilizia residenziale pubblica offre e potrà offrire, riguardo il tema del sistema di gestione del patrimonio, degli utenti, delle garanzie occupazionali, nonché il tema dei requisiti di accesso ai bandi di assegnazione di alloggio e i temi del mantenimento dei requisiti per la permanenza e utilizzo in un alloggio di ERP sotto il profilo dei vani (mobilità)”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno