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Cronaca mercoledì 13 settembre 2017 ore 13:04

"C'è stato un rapporto sessuale ma senza violenza"

Anche il secondo carabiniere accusato di stupro ha ammesso di aver avuto un rapporto con una studentessa americana. Il pianto davanti agli inquirenti



FIRENZE — E' stato l'avvocato Andrea Gallori, difensore del carabiniere Pietro Costa, a spiegare all'agenzia Ansa quel che il suo cliente, indagato per violenza sessuale insieme al collega Marco Camuffo, ha raccontato alla pm che coordina le indagini sullo stupro denunciato da due studentesse americane di 21 anni (vedi qui sotto gli articoli collegati).

"Il mio assistito ha ammesso che ci sia stato un rapporto sessuale con una delle due studentesse americane che lo hanno denunciato - ha dichiarato all'Ansa Gallori - ma nega assolutamente che ci stata violenza sessuale. In questa fase di indagini in pieno corso non ritengo di dover aggiungere altro, abbiamo piena fiducia nella magistratura, riteniamo all'esito delle stesse indagini di poter fornire ulteriori spunti investigativi".

L'avvocato Gallori ha spiegato che il suo cliente ha parlato con la pm per tre ore, sottolineando che l'interrogatorio è terminato con "uno sfogo, un pianto liberatorio".

I due carabinieri, entrambi sospesi dai loro incarichi per aver ammesso di aver avuto rapporti sessuali con le due ventunenni durante l'orario di lavoro, saranno presto convocati anche dalla procura presso il Tribunale militare per essere interrogati. A loro carico ci sono le accuse di violata consegna (o abbandono di posto) e peculato militare per la violazione delle regole sull'attività di pattuglia e sull'uso dell'auto di servizio. In attesa che venga accertata o meno la violenza sessuale denunciata dalle due ragazze, resta il fatto che i militari hanno ammesso di averle fatte salire sulla loro auto di servizio durante un pattugliamento, per poi accompagnarle a casa e avere rapporti sessuali con loro.


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