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Attualità mercoledì 30 settembre 2020 ore 11:40

Covid e inquinamento, c'è un legame

I ricercatori Sima, Società italiana di Medicina Ambientale, hanno isolato tracce di Rna virale in campioni dei filtri di raccolta del percolato



FIRENZE — L'inquinamento alleato per la diffusione del SarsCov2. La conferma arriva da uno studio della Società Italiana di Medicina Ambientale i cui ricercatori hanno isolato tracce Rna virale in campioni dei filtri di raccolta del percolato.

A sottolinearlo è Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima), annunciando la pubblicazione del position paper Sima sul British Medical Journal', dopo 7 mesi di accurata peer-review da parte della comunità scientifica internazionale. 

"Abbiamo ottenuto la prova definitiva dell'interazione tra particolato atmosferico e virus quando siamo riusciti a isolare tracce di Rna virale in campioni provenienti dai filtri di raccolta del particolato atmosferico prelevati nella provincia di Bergamo durante l'ultima serie di picchi di sforamento di Pm10 avvenuta a fine febbraio, quando le curve di contagio hanno avuto un'improvvisa accelerata facendoci precipitare nell'emergenza sanitaria culminata con il lockdown", spiega Leonardo Setti, docente di Biochimica industriale all'Alma Mater di Bologna e membro del comitato scientifico Sima. 

Nello studio sono stati analizzati il numero di sforamenti per il Pm10 sopra i 50 µg/m3 per tutte le province italiane nel periodo dal 9 al 29 febbraio, tendendo conto dei 14 giorni di massima incubazione del virus e quindi degli effetti prodotti nelle prime due settimane di ondata epidemica in Italia (24 febbraio-13 marzo).

"Durante l'inverno - aggiunge Gianluigi De Gennaro, professore di Chimica dell'ambiente all'Università di Bari - in pianura padana, è possibile riscontrare anche per diversi giorni consecutivi più di 150.000 particelle per centimetro cubo, con un impatto sulla salute oramai acclarato dai rapporti annuali dell'Agenzia Europea per l'Ambiente. La pianura padana in inverno è assimilabile ad un ambiente indoor con il soffitto di qualche decina di metri, dove in presenza di una grande circolazione virale le condizioni di stabilità atmosferica, il tasso di umidità e la scarsa ventilazione hanno di fatto aperto al Coronavirus delle vere e proprie 'autostrade'".


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