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Attualità sabato 29 aprile 2017 ore 14:16

"Di lavoro e di fatica non si può morire"

Il cordoglio del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dell'assessora regionale al lavoro Cristina Grieco per il giovane morto a Firenze



FIRENZE — Un altra morte sul lavoro. Una giovanissima vita spezzata e il cordoglio di tutti, a partire dalle istituzioni, per quanto avvenuto ieri sera a Firenze, nella ditta di spedizioni dove un giovane di 21 anni ha perso la vita, schiacciato dal carico di pesanti tubi in ferro che stava trasportando su un carrello. La dinamica è ancora da chiarire, per ora resta solo il dolore. 

"Una simile tragedia ci riempie di dolore - ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi che ha espresso la sua vicinanza e il cordoglio della giunta regionale alla famiglia del giovane - Siamo costretti a subire un'altro morto sul lavoro, ma non dobbiamo arrenderci a una fatale contabilità. La lotta contro l'insicurezza e la precarietà che ha spezzato una giovane vita come quella di questo lavoratore, dobbiamo proseguirla con la massima determinazione. Non restiamo inermi: la Regione sta mettendo in campo risorse ingenti e anche uomini e mezzi per far arretrare questo incubo e questa piaga, rappresentata soprattutto dal mancato rispetto delle norme, dalla disinformazione, dall'illegalità. Sono stati stanziati circa 8 milioni di euro di qui al 2020. E' partita una campagna per la sicurezza che punta sulla sensibilizzazione di tutti, lavoratori e aziende. Il lavoro è al centro del nostro pensiero e della nostra azione ogni giorno. Il lavoro è vita, formazione continua, crescita, rispetto della persona, costruzione di speranza e futuro. Di lavoro, di fatica, non si può e non si deve morire. Nella nostra epoca e nella nostra Italia, per milioni di persone, i diritti dei lavoratori sono ancora un territorio inesplorato. Questa morte si doveva e poteva evitare. La strada da compiere è ancora tanta. Impediremo con tutta la forza che abbiamo ulteriori arretramenti sui diritti dei lavoratori e sulla protezione delle loro vite".

"Ogni volta che una vita si spezza sul lavoro è una sconfitta per tutti - ha aggiunto l'assessora al lavoro Cristina Grieco - e cadere sul lavoro a 21 anni è doppiamente inaccettabile. Ma non ci rassegniamo e chiediamo a tutti di fare squadra e di fare ogni giorno uno sforzo in più per aggredire con tutti gli strumenti che abbiamo, una piaga che ancora miete troppe vittime anche in Toscana. Gli strumenti ci sono. Facciamo appello alle istituzioni, ai sindacati, all'ispettorato del lavoro, alle Asl, alle scuole: lavorare senza rischiare la vita si può. Come farlo deve diventare un patrimonio di tutti".


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