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Monitor Consiglio martedì 17 maggio 2022 ore 20:30 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

Gran parte degli impianti dei rifiuti sono sulla costa

Marco Landi
Marco Landi

"Si va verso il piano di economia circolare, ma qui di circolare c’è solo il passaggio di dirigenti dalla politica alle società partecipate”



FIRENZE — “Con questa inedita procedura la Regione ha abdicato al suo ruolo di decisore su un tema di grande rilievo in una regione in cui si fa poca differenziata, si continua a conferire in discarica, dove le tariffe sono le seconde più alte in Italia, dove si esporta rifiuti all’estero, come in Olanda, dove mandiamo 4,5 tonnellate e loro dal trattamento producono energia. Il risultato è che senza pianificazione lasciamo che a decidere siano altri, con il rischio di una concentrazione di impianti sulla costa e non dove c’è più popolazione e si producono più rifiuti. E con la certezza che da qui a quando gli impianti saranno operativi passeranno anni, e nel frattempo continueremo ad esportare rifiuti e a pagare tariffe alte”.

Così il consigliere regionale della Lega e Portavoce dell’Opposizione Marco Landi intervenendo nell’aula del Consiglio regionale della Toscana sulla comunicazione dell’assessore all’Ambiente Monia Monni sull’esito della gara sull’impiantistica per i rifiuti.

“Si va verso il piano di economia circolare, ma qui di circolare c’è solo il passaggio di dirigenti dalla politica alle società partecipate”, ha attaccato Landi, contestando il no pregiudiziale ai termovalorizzatori e citando poi un intervento del maggio 2018 dell’allora vicecapogruppo del Pd Monia Monni, oggi assessore all’Ambiente, in cui sosteneva una posizione aperta all’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti ‘senza alcun tipo di dogmatismo ambientale o ideologia preconcetta’. Se questa fosse ancora la posizione noi saremmo sicuramente d’accordo, ma invece si è deciso di fare un’inversione a U. E a pagare saranno ancora una volta i toscani”.


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