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Lavoro martedì 10 maggio 2016 ore 15:30

Emergenza scuola, i sindacati scendono in piazza

Servizio di Dario Pagli

Stabilizzazione dei precari e proroga del contratto al personale Ata tra i problemi contestati alla legge sulla 'Buona scuola'. Sciopero il 20 maggio



FIRENZE — Una nuova manifestazione regionale che va ad aggiungersi alle molte proteste già andate in scena in questa primavera. Ora è la volta della scuola e ad annunciare in modo unitario lo sciopero e il corteo a Firenze sono i sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals. 

Molte le contestazioni al governo da parte delle organizzazioni sindacali che hanno fatto il punto a quasi un anno dal varo della 'Buona scuola'. I nodi del contendere vanno dal blocco dei contratti del personale della scuola, fermo al 2007 fatta eccezione, spiegano i sindacati, per il riconoscimento economico del 2009 alle norme sul riavvicinamento degli insegnanti alla residenza fino al premio per il merito considerato dalle organizzazioni sindacali un elemento che crea 'caos' negli istituti. 

C'è poi il problema del personale Ata. Al momento in Toscana i precari sono 1.349. Per tutti loro, spiegano i sindacati, i primi di giugno scatta l'obbligo di usufruire delle ferie maturate. Questo significa che "l'attività ordinaria delle scuole, cioè esami terza media e maturità, svolgimento del Concorsone, corsi di recupero, viene messa a rischio". Da qui la richiesta dello sblocco delle assunzioni e la proroga dei contratti in essere al 31 agosto.

E poi, appunto, c'è il cosiddetto concorsone per i docenti. Secondo i sindacati, “l'improvvisazione e la troppa fretta, messe in campo in questi mesi dal Governo, rischiano di esporlo ai  ricorsi e contestualmente si rischia che a settembre non siano nemmeno pronte le graduatorie, facendo slittare di un anno le assunzioni e creando nuovamente la necessità di migliaia di supplenze”. 

Tra i settori più a rischio, la scuola dell'infanzia, la primaria, le discipline letterarie, scientifiche e linguistiche. Il Concorsone prevede che in Toscana si assumano oltre 4mila docenti in tre anni, ma già da settembre ci sarà bisogno di oltre 2mila docenti più i precari delle docenza di sostegno che saranno oltre 2.500.


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