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Attualità mercoledì 06 dicembre 2017 ore 17:35

Omicidio stradale, Regione e Procura collaborano

Condiviso un protocollo operativo sui "prelievi e gli accertamenti necessari nei casi di omicidio e lesioni personali stradali gravi e gravissime"



FIRENZE — L'assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi, assieme al procuratore generale di Firenze, Marcello Viola, ha illustrato i contenuti del protocollo di collaborazione tra Regione Toscana e Procura generale della Repubblica di Firenze in merito all'applicazione della legge sull'omicidio stradale, che sarà sottoscritto nei prossimi giorni. Alla conferenza stampa, che si è svolta a Palazzo Strozzi Sacrati, ha partecipato anche Stefano Guarnieri, vicepresidente dell'associazione che porta il nome di suo figlio, Lorenzo Guarnieri, un ragazzo che oggi avrebbe 25 anni ma che fu ucciso nel giugno 2010 in un incidente provocato da un uomo che guidava sotto l'effetto di alcol e di droghe compiendo quello che, anche grazie all'impegno di questa associazione, oggi viene chiamato "omicidio stradale".

Regione e Procura della Repubblica hanno condiviso un protocollo operativo relativo a "prelievi ed accertamenti necessari nei casi di omicidio e lesioni personali stradali gravi e gravissime" in attuazione alla legge 41/2016 sull'omicidio stradale. Come è stato spiegato in conferenza stampa, esso intende creare le condizioni per rafforzare gli strumenti idonei ad applicare la legge e combattere con forza il fenomeno della guida in condizioni alterate dall'assunzione di alcol e sostanze stupefacenti.

La guida sotto l'effetto di alcol e droghe rappresenta un fenomeno sociale ancora purtroppo diffuso, come dimostrano i dati forniti dal laboratorio di Tossicologia clinica ed antidoping della Usl Toscana Centro. Analizzando i dati delle analisi fatte tra i guidatori di autoveicoli coinvolti in incidenti stradale dal 2009 al 2017, e trasportati nei pronto soccorso per motivi sanitari, risultano su 5,343 casi (circa il 17%) che superano il tasso alcolemico consentito dalla legge per guidare e ben 343 casi (6% del totale) che superano di tre volte il limite consentito. L'età media dei guidatori positivi è di 37 anni a dimostrazione che non si tratta di un problema esclusivamente giovanile.

"Questo protocollo, molto importante per iniziare una collaborazione con la Procura generale della Repubblica - ha commentato l'assessore Stefania Saccardi – nasce da una valutazione in ordine all'applicazione della legge 41/2016 sull'omicidio stradale e da una sollecitazione dell'associazione Lorenzo Guarnieri che il 10 dicembre compirà 7 anni quando Lorenzo ne avrebbe compiuti 25, alla quale vogliamo riconoscere il grande impegno e ringraziarla".

"Riteniamo – ha poi continuato Saccardi - che questa collaborazione possa essere un modo giusto per dare alla legge 41 uno strumento ulteriore per funzionare ancora meglio. Tutta la tematica dell'omicidio stradale si fonda anche sulle modalità con cui le prove si raccolgono, si conservano e sulle procedure con le quali è possibile accertare il fenomeno della guida e dei sinistri compiuti sotto l'effetto di alcol o droghe. I dati ci dicono che oltre il 61% dei giovani tra i 17 e i 28 anni si mettono alla guida con problemi di eccesso di alcol o sotto effetto di stupefacenti".

"Allora - ha concluso l'assessore Saccardi - avere individuato un iter, un percorso formativo anche con i nostri operatori, per esempio all'interno dei Pronto soccorso, prevedendo procedure anche coattive, che la legge consente, insomma condividere con la Procura tutta una serie di procedure e modalità con cui questi accertamenti si devono fare, è un passo avanti concreto nel rispetto dei diritti delle persone ma anche nella garanzia di una corretta acquisizione delle prove durante il percorso giudiziario sul fronte dell'accertamento del reato di omicidio stradale, ancora oggi un reato troppo frequente".

"Un bell' esempio di collaborazione istituzionale", ha quindi detto il procuratore generale Marcello Viola. "In Toscana ho trovato esempi virtuosissimi di questa natura anche in altri ambiti. Per questo in particolare, avviene in un settore qualificante perché possiamo veramente fare un'opera importante oltre che di prevenzione, di verifica e di accertamento. Si tratta quindi di un caso in cui si dimostra che le istituzioni possono lavorare bene insieme ottenendo risultati utili. Dal punto di vista della Procura generale, questo protocollo significa dare alle singole Procure della Repubblica del distretto, senza invadere il loro campo, uno strumento operativo notevole grazie all'apporto della Regione Toscana, che ci consente di individuare le strutture e stabilire procedure ben delineate e certe fin dall'inizio. Colgo l'occasione per esprimere il mio apprezzamento per l'opera dell'associazione Lorenzo Guarnieri, che valoriz za la tutela della vittima del reato, un ambito che fin qui è stato anche troppo trascurato".

"Ci auguriamo – ha detto quindi Stefano Guarnieri, vicepresidente dell'associazione Lorenzo Guarnieri - che i controlli sulle nostre strade da parte di tutte le polizie (Polizia Municipale, Polizia Stradale e Carabinieri) aumentino in maniera considerevole al fine di prevenire i danni che queste micidiali bombe armate, rappresentate dai guidatori sotto l'effetto alcol e/o droghe, vengano disinnescate prima che facciano dei danni uccidendo la vita di giovani incolpevoli come il nostro Lorenzo. Grazie all'assessorato alla Sanità della Regione e alla Procura generale di Firenze adesso gli strumenti normativi ci sono e sono completi. E grazie al servizio di tossicologia dell'Azienda di Firenze gli accertamenti posso essere fatti nella massima garanzia per tutti. Non manca niente occorre solamente agire con maggiori controlli".


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