Attualità domenica 26 aprile 2020 ore 16:00
Pesce invenduto, acquacoltura al tracollo
Vendite giù del 70% per il pesce di allevamento dopo la chiusura dei ristoranti. In Toscana molte aziende di acquacoltura dalla Maremma alla Lunigiana
FIRENZE — Ristoranti chiusi e il pesce non si vende. Il settore dell'acquacoltura è al tracollo anche in Toscana dopo due mesi di lockdow anti-Covid. Anche se queste aziende hanno potuto continuare a lavorare hanno avuto perdite stimate fino al 70%. Ma sono cambiate anche le abitudini alimentari, e il consumatore preferisce il pesce congelato invece che fresco.
L'allarme è stato lanciato dall'Api-associazione piscicoltori italiani che parla di una perdita di incassi che si aggira attorno ai 500.000 euro al giorno. La richiesta dell'associazione è quella di rilanciare il prodotto made in Italy.
In Italia gli allevamenti sono presenti su tutto il territorio, in Toscana ci sono quelli di trote dal Casentino alla Lunigiana, e quelli di pesce di mare, a Orbetello, in Maremma. L'allevamento più famoso si trova nella laguna di Orbetello in una zona vocata all'acquacoltura fin dall'epoca romana.
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