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Attualità mercoledì 07 dicembre 2016 ore 17:46

Poste, nuovo sciopero contro la privatizzazione

I sindacati hanno annunciato l'astensione dei dipendenti da tutte le prestazioni aggiuntive a partire dal 9 dicembre a un mese dallo sciopero generale



FIRENZE — Poste di nuovo sul piede di guerra. Di nuovo, perché poco più di un mese fa i dipendenti avevano già incrociato le braccia contro la completa privatizzazione dell'azienda. Ora il nuovo annunci: dal 9 dicembre i lavoratori si asterranno da tutte le prestazioni aggiuntive.

A elencare i problemi dovuti alla mancanza di personale è il segretario territoriale di Cisl Poste Marco Nocentini: “In provincia di Firenze il personale applicato alla sportelleria e al recapito è insufficiente a garantire i servizi ai cittadini e questo determina una situazione non più sostenibile. Agli sportelli i clienti scaricano tutta la loro rabbia nei confronti degli sportellisti. Al recapito la carenza di personale, non permette a Poste Italiane di garantire gli standard di qualità concordati con le istituzioni. E poi vogliamo investimenti concreti sul CMP di Sesto".

Non solo. I problemi, spiega Nocentini, restano molti anche in altre città. "La nuova organizzazione del recapito a giorni alterni, partita a Prato e Arezzo ormai da alcuni mesi sta producendo grossissimi disservizi, con la corrispondenza che viene consegnata, quando va bene, una volta alla settimana. Nonostante il problema sia sotto gli occhi di tutti, Poste Italiane continua a affermare che non ci sono problemi. Tra gli ultimi due mesi del 2016 e i primi mesi del 2017 in provincia di Firenze andranno in pensione circa cento lavoratori, con il reale rischio che molti uffici postali e di recapito non possano garantire i servizi ai cittadini. E i vertici di Poste cosa fanno ? Niente!”.

“In Toscana - ha poi aggiunto il coordinatore della Slc-Cgil Poste Firenze Claudio Bellatti- vogliamo mantenere tutte le nostre specificità, rivendicando di fermare le macchine di una riorganizzazione del recapito che è solo tagli, di provvedere immediatamente a coprire gli organici minimi e indispensabili negli uffici di MP e vogliamo un progetto e investimenti per realizzare un polo logistico toscano e nazionale con al centro gli spazi e le potenzialità del CMP di Sesto Fiorentino. Il sindacato, denuncia, nella nostra realtà fiorentina, una situazione insostenibile per i continui distacchi dovuti alla carenza di personale negli uffici, le precarie condizioni dei mezzi necessari alla consegna della corrispondenza e di pacchi da recapitare.”


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