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Economia martedì 24 gennaio 2017 ore 14:01

Prestiti alle imprese in calo, la crisi morde

Nel terzo trimestre 2016 il mercato del credito toscano ha rallentato. In difficoltà le piccole aziende e gli artigiani, crisi nerissima per l'edilizia



FIRENZE — L'ultimo rapporto di Unioncamere Toscana sul credito in Toscana non traccia un quadro incoraggiante: nel terzo trimestre del 2016 l’ammontare complessivo dei prestiti è diminuito dello 0,5 per cento rispetto al trimestre precedente, pur continuando a mantenersi positivo grazie all’ottimo andamento dei prestiti alle famiglie (+2,7 per cento), il miglior risultato dal 2012.

Sono diminuiti invece i prestiti alle imprese (-0,4 per cento), interrompendo un serie moderatamente espansiva che durava dall’inizio del 2015: il risultato complessivo è stato trascinato al ribasso da un nuovo peggioramento delle erogazioni a favore delle piccole aziende (-2,1 per cento) ma anche i prestiti alle imprese medio-grandi hanno conosciuto un brusco arresto della crescita.

Il peggioramento delle dinamiche creditizie interessa tutti i principali settori dell’economia, con andamenti negativi non soltanto per le costruzioni (-3,3 per cento), da tempo in difficoltà, e per il manifatturiero (-2,4 per cento), che già dalla metà del 2015 aveva comunque evidenziato sintomi di progressivo rallentamento dei prestiti ricevuti, ma anche per l’aggregato dei servizi (-1,4 per cento), tornato in negativo dopo sei trimestri di espansione. 

Un’evoluzione del credito negativa ed in peggioramento caratterizza anche l’artigianato: i prestiti alle aziende artigiane sono scesi del 2,4 per cento, quindi a un ritmo superiore rispetto al passato.

La contrazione si è verificata malgrado migliori condizioni di accesso al credito: i tassi praticati sui prestiti a breve termine, per quanto riguarda le imprese, sono scesi al di sotto del 5 per cento, mentre quelli a medio-lungo termine sono rimasti sui livelli dei trimestri precedenti. Per  questo motivo la riduzione dei prestiti sembra riconducibile principalmente ad una persistente debolezza della domanda, confermando le ipotesi secondo cui la parte finale del 2016 è stata caratterizzata da un rallentamento dell’attività economica.

Nel terzo trimestre si arresta infine, almeno temporaneamente, il processo di graduale miglioramento della qualità del credito erogato alle imprese, rilevato nei precedenti trimestri. Pur senza modificare per il momento un trend di medio periodo nel complesso favorevole, risalgono infatti ldello 0,1 per cento sia il tasso di decadimento che il livello dei crediti deteriorati (dal 12,1% al 12,2%). 

Ad offrire un contributo negativo è soprattutto il settore delle costruzioni.


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