Covid, Primo Maggio senza cortei in Toscana

FIRENZE — Primo Maggio senza cortei in Toscana a causa del lockdown tuttora in corso per l'emergenza Covid-19 in attesa che scatti l'attesa Fase 2 con le caute riaperture autorizzate dal Governo. E' anche una Festa del Lavoro che preoccupa per gli effetti negativi della crisi sanitaria ed economica sul tessuto economico toscano, dalla manifattura in parte ripartita al turismo che resta ancora fermo. 

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, in un messaggio su Facebook ha scritto: "Occorre che sia messo in campo un grande piano per il lavoro basato sul principio che il bisogno essenziale di un una persona non è di avere a vita un sussidio, che nel medio periodo senza produrre ricchezza diventerebbe insostenibile, ma di avere un lavoro pagato dignitosamente, come dice la nostra Costituzione, per poter realizzare la propria personalità, stare in relazione con gli altri e “concorrere al progresso materiale o spirituale della società”, art 4."

In una nota unitaria, i sindacati Cgil, Cisl e Uil non hanno lanciato lo slogan “Il lavoro in sicurezza, per costruire il futuro" coniato per "per stare accanto a tutti i lavoratori alle prese con l’emergenza Covid, mettendo in campo gli ammortizzatori necessari, vigilando sulla sicurezza di chi non si è mai fermato, predisponendo protocolli di garanzia per chi, via via, riprenderà a lavorare". 

Il Primo Maggio è stata anche l'occasione per ricordare gli operatori sanitari che, a causa dell'emergenza Covid, non sono sopravvissuti: a mezzogiorno il sindacato dei Medici Italiani Smi ha osservato un minuto di silenzio sui social per ricordare i medici morti a causa del coronavirus. Sono 151 fino a oggi, due i toscani. 

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