Regione e soccorso alpino rilanciano l'alleanza

FIRENZE — Cadute, malori e perdita di orientamento in alta montagna, nelle grotte o in ambienti impervi e difficili da raggiungere su tutto il territorio toscano. Contro queste che sono le situazioni di pericolo più frequenti in cui si possono trovare i tanti escursionisti che esplorano valli, boschi e zone montane, la Regione Toscana e il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano hanno rinnovato fino al 30 giugno 2017 la convenzione che li vede lavorare fianco a fianco ormai dal 2000. 

A ufficializzare la proroga è stata una delibera proposta dall'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi, approvata dalla giunta toscana nell'ultima seduta. Il contributo della Regione per il rinnovo della convenzione ammonta a 250mila euro.

L'accordo, che nel corso degli anni si è rafforzato sempre più, prevede l'unione di competenze e personale tra le Centrali Operative 118 e il Soccorso Alpino per aiutare chiunque si trovi in difficoltà sulle montagne toscane e vede un punto di forza nella presenza di un tecnico di elisoccorso specializzato a integrazione delle squadre del 118 in tutte le basi toscane in cui si trovano gli elicotteri per il recupero delle persone, cioè Firenze, Grosseto e Massa Carrara. 

Per svolgere le attività previste, il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano mette a disposizione specifici materiali, attrezzature tecnologiche, e il proprio organico, composto da tecnici, operatori e medici, unità cinofile di ricerca in superficie e in valanga, brevettate alla Scuola Nazionale del Soccorso Alpino, disponibili ad essere trasportati, all'occorrenza, su tutto il territorio regionale.

L'ultimo rinnovo della convenzione era dell'aprile 2014 ed era scaduto con la fine del 2016. 

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