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Cronaca venerdì 03 marzo 2017 ore 18:05

Consip, Russo esce dalla caserma, scuro in volto

Carlo Russo

Si è avvalso della facoltà di non rispondere l'imprenditore accusato di traffico di influenze con Tiziano Renzi. Woodcock: "Il lavoro non è finito"



FIRENZE — E' durato tre ore l'interrogatorio di Carlo Russo, l'imprenditore farmaceutico di Scandicci indagato per traffico di influenze illecite in concorso con Tiziano Renzi, padre dell'ex presidente del Consiglio Matteo, nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma su un appalto da due miliardi e settecento milioni di euro della Consip, la centrale acquisti del Ministero dell'economia. Nella stessa inchiesta è indagato per rivelazione di segreti d'ufficio il ministro dello sport Luca Lotti (vedi articoli collegati) mentre è stato arrestato due giorni fa, per corruzione, l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo.

Russo è uscito dalla caserma dei carabinieri di Borgo Ognissanti insieme ai suoi legali ed è apparso molto teso. Ai giornalisti che gli chiedevano una dichiarazione ha risposto con un saluto: "Buonasera e buon lavoro". Poi è salito su un taxi e se ne è andato. 

In seguito gli avvocati Gabriele e Carlo Zanobini hanno reso noto che  l'interrogatorio si è svolto in un clima "disteso", che è durato più a lungo del previsto per questioni organizzative e che il loro cliente, seguendo le loro indicazioni, si è avvalso della facoltà di non rispondere. "Come abbiamo spiegato ai magistrati - hanno dichiarato i due legali - Non è opportuno che il nostro assistito risponda senza conoscere bene di cosa lo si indaga, al buio, con le poche righe di motivazione del decreto di perquisizione".

"Ci riserviamo di rispondere quando saranno depositati gli atti che ci consentano di avere la stessa conoscenza del procedimento che hanno gli inquirenti - hanno aggiunto gli avvocati - Al momento non riteniamo che si debba fare un processo nella fase delle indagini preliminari. E abbiamo dato indicazioni al nostro cliente di non rispondere ai media per correttezza e rispetto verso i magistrati".

Poco dopo è uscito dalla caserma il sostituto procuratore di Roma Henry John Woodcock, titolare dell'inchiesta insieme a Paolo Ielo e Celeste Carrano che, nelle stesse ore, stavano interrogando nella capitale Tiziano Renzi. Anche Woodcock non ha voluto rispondere alle domande dei media, limitandosi a dichiarare: "Non abbiamo ancora finito, stiamo lavorando tutti insieme, noi e la procura di Napoli". Poi ha annunciato che, dopo una breve passeggiata sul Lungarno, sarebbe rientrato in caserma. "L'Arno è di qua? - ha poi chiesto ai giornalisti - Ci andiamo a lavare i panni in Arno".

Guarda qui sotto il video con Carlo Russo e John Woodcock


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INTERROGATORIO CARLO RUSSO PER INCHIESTA CONSIP - VIDEO
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