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Attualità martedì 10 aprile 2018 ore 16:03

In Toscana lo sport è sempre più senza barriere

SERVIZIO - DICIASSETTE NUOVI CENTRI SPORTHABILE IN TOSCANA

Diciassette nuovi centri sportivi sono entrati nella rete Sporthabile della Regione. Cresciuti del 70 per cento i toscani che fanno sport paralimpico



FIRENZE — La Toscana dello sport è sempre più a misura di disabilità. Sono state consegnate in Regione Toscana le targhe ai diciassette nuovi centri sportivi entrati nella rete 'Sporthabile', nata nel 2010 in seguito alla proposta del Comitato italiano paralimpico della Toscana. I centri in tutta la regione sono ora 61 e hanno portato a un aumento del 70 per cento di toscani che fanno sport paralimpico.

"Questo è un risultato importantissimo - ha detto l'assessore al diritto alla salute, welfare e sport Stefania Saccardi - in gran parte merito del CIP e del progetto "Un battito d'ali per lo sport". Lo sport è un pezzo importante della terapia e del sostegno alle persone con disabilità. E la Toscana è una terra dove c'è grande attenzione a tutto questo. IL connubio tra sport e disabilità è un segno di grande civiltà. Il nostro principio fondante è dare a tutti l'opportunità di fare sport".

Testimonial della cerimonia di consegna, l'atleta paralimpico Jacopo Luchini, unico toscano a partecipare alle recenti Paralimpiadi in Corea del Sud dove ha conquistato due quarti posti nello snowboard. "Per me essere qui è un onore, come lo è aver rappresentato, primo toscano, la mia terra ai Giochi paralimpici in Corea del Sud - ha detto Luchini - Lo sport per me è tutto: vita, divertimento, sacrifici, dolore, passione. Le famiglie tendono a tenere i figli disabili sotto una campana di vetro. Voglio rivolgere un invito alle famiglie e ai centri sportivi a non porre limiti ai ragazzi. Se poi diventeranno atleti o no, non è questo l'importante. La mia famiglia l'ha capito molto presto e mi ha sempre esortato. Questo mi ha davvero cambiato la vita e mi ha portato dove sono adesso".

Nei centri Sporthabile toscani si praticano tutti gli sport, dall'atletica al nuoto. La metà dei centri si occupa di attività paralimpica per i disabili fisici, un quinto ai disabili sensoriali e il resto ai disabili intellettivo-relazionali. Così ha commentato il progetto il presidente del CIP Toscana Massimo Porciani: "E' una rete che col tempo è cresciuta, fino ad arrivare ai 61 centri attuali. Noi abbiamo 18 sportelli informativi sulle possibilità offerte dal movimento paralimpico in Toscana. E prima di dare il riconoscimento di SportHabile, i nostri tecnici vanno nelle strutture a verificare che queste siano davvero accessibili e accoglienti per i disabili".

Il progetto della Regione Toscana ha portato anche alla nascita degli sportelli Informhabile e Formhabile per la formazione degli operatori sportivi. E ora cresce l'interesse delle Federazioni e delle società sportive per la disabilità. 


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