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Attualità venerdì 07 febbraio 2020 ore 16:27

Tpl, Autolinee Toscane boccia la proposta di Mobit

Bruno Lombardi, presidente di Autolinee Toscane

La società decretata vincitrice della gara regionale respinge come "irricevibile" la proposta di "subentro con la cessione di rami d'azienda"



FIRENZE — Gara Tpl, stavolta parla Autolinee Toscane, cioè la società decretata vincitrice della gara per il gestore unico del trasporto pubblico locale. Il presidente della società Bruno Lombardi è intervenuto in una conferenza stampa indetta per rispondere all'altro contendente, il consorzio Mobit, che pochi giorni fa ha chiesto di attendere il pronunciamento del Tar sulla richiesta di esclusione dell'offerta di AT e di procedere al subentro del nuovo gestore con la cessione di rami d'azienda anziché con il passaggio separato di immobili, autobus e impianti di fermata.

"La proposta avanzata da Mobit di acquisire i rami d’azienda è illegittima e non prevista. Quindi non può essere accolta - spiega Autolinee Toscane - Lo dice la legge regionale 42/98 e lo dice la gara, che definisce obblighi precisi, peraltro condivisi da tutti, in cui si parla sempre e solo del trasferimento di beni e mai di aziende. Questa è l’unica via legittima e percorribile". 

Nella stessa nota la società spiega che "Zavanella e Gori (presidenti dei consorzi Mobit e One) dovrebbero ricordare che nel 2015 tutte le aziende, su espressa richiesta della Regione, hanno prodotto perizie dei loro beni, manifestato la scelta di trasferire i beni (in proprietà o locazione), confermato l’obbligo a trasferire detti beni (non le aziende) al gestore subentrante, vincitore della gara. Una eventuale modifica sarebbe illegittima, contraria alla legge regionale, al codice dei contratti pubblici, a quanto previsto nel bando di gara e pertanto sanzionabile dall’Anac, dall’Agcm oltre che dalla Corte dei Conti e dal Tar". 

Per quanto riguarda l'udienza del Tar attesa a fine febbraio, ha detto il presidente di Autolinee Toscane, ""Aspettiamo l'ultima udienza e dopo di che siamo pronti a partire".

"Rispetto alle preoccupazioni di disperdere il know-how maturato dalle attuali aziende, vogliamo tranquillizzare utti. Le competenze non saranno disperse ma valorizzate - prosegue Autolinee Toscane - Il vero know-how sta nell’esperienza del personale, nelle capacità acquisite, nella professionalità dei quadri, in quella dei conducenti, dei meccanici, degli impiegati che ogni giorno fanno funzionare il servizio. E tutto questo sarà tutelato e garantito con il trasferimento dei 5.335 dipendenti, tra autisti, personale di manutenzione e amministrativi. Proprio per questo, dalla firma del contratto, abbiamo deciso di mettere a disposizione di tutti i dipendenti una mail ( lavoro@autolineetoscane.it ) attraverso cui potranno rivolgersi ad AT per chiarire dubbi, incertezze e chiedere informazioni su cosa accadrà nei prossimi mesi. Il personale è la nostra principale risorsa, al centro di progetti formativi e percorsi meritocratici, che contribuiranno a migliorare le condizioni di lavoro e del servizio". 

"Passaggio dei beni (bus e immobili), valorizzazione del personale e delle competenze sono la garanzia per garantire la continuità del servizio. Un percorso tracciato, condiviso e sottoscritto che però Mobit continua ad ostacolare con atteggiamenti che sembrano avere come unico scopo quello di allungare i tempi di una gara che si prolunga da oltre 7 anni, provocando incertezze e disservizi. E questo nonostante che il Tar, poi la Corte di Giustizia Europea e infine anche il Consiglio di Stato abbiano confermato correttezza e regolarità - spiega ancora la società - Comportamenti ostativi che sono già all’attenzione dell’Autorità di Garante della Concorrenza e del Mercato. Pensare oggi di cambiare regole e condizioni (a gara conclusa) con nuove proposte oltre ad essere illegittimo, potrebbe condurre a pesanti sanzioni, da parte dell’Agcm, a danno delle attuali aziende che gestiscono il servizio". 


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