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Attualità martedì 02 ottobre 2018 ore 12:35

Varato il regolamento toscano sul biotestamento

Pronte le regole che disciplinano le Disposizioni anticipate di trattamento. La Toscana tra le prime regioni a dare attuazione alla legge nazionale



FIRENZE — La giunta regionale toscana ha varato il regolamento di attuazione delle Dat, ovvero le Disposizioni anticipate di trattamento dopo che in aprile erano stati approvati i primi indirizzi per attuare la legge nazionale sul biotestamento, la 219/2017 approvata dalle Camere lo scorso 22 dicembre.

Nello specifico, il regolamento dà precise indicazioni sulla raccolta e sulla registrazione dei dati, sulla loro codifica, sulla conservazione e sulla consultazione. Obiettivo prioritario, trattandosi di dati estremamente sensibili, il rispetto della privacy attraverso norme stringenti e un disciplinare tecnico molto rigido. 

La delibera approvata dalla giunta è stata proposta dall'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi: "In aprile - ha detto - avevamo dato alle aziende i primi indirizzi per l'attuazione della legge sul biotestamento. Siamo stati tra le prime Regioni a farlo e abbiamo voluto inserire la legge nel quadro più complessivo delle cure di fine vita. Ora siamo i primi a varare questo regolamento, per dare immediata concretezza a questa legge di grande civiltà, e consentire a tutti i cittadini che lo vorranno di esprimere le proprie volontà riguardo all'ultima fase della vita".

Entrando nel dettaglio, le Dat, spiega in una nota la Regione, sono lo strumento attraverso il quale ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di una eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo aver acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari. Rientrano in questo ambito anche il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche o a singoli trattamenti sanitari. 

Titolari del trattamento dei dati sono la Regione Toscana, per quanto attiene alle attività di gestione, archiviazione, conservazione, governo, monitoraggio e controllo delle DAT, e le aziende sanitarie, la Fondazione Monasterio ed ISPRO (Istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica), per quanto attiene alle attività di raccolta e utilizzo delle DAT.


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