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Attualità lunedì 27 agosto 2018 ore 17:06

Cento pali per mettere in sicurezza Ponte Vespucci

SERVIZIO - PONTE CROLLATO, A FIRENZE SCATTANO I LAVORI E I MONITORAGGI

Via ai lavori urgenti per rafforzare il pilone scalzato sotto al ponte progettato dall'ingegner Morandi. Lavori appaltati prima del disastro di Genova



FIRENZE — Partiranno a settembre i lavori per consolidare il pilone del ponte Vespucci a Firenze scalzato dalla corrente dell'Arno. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella che ha anche spiegato che i lavori sul ponte progettato dall'ingegner Morandi, lo stesso del ponte crollato a Genova il 14 agosto, erano già stati programmati e appaltati prima del disastro costato la vita a 43 persone nel capoluogo ligure. L'intervento rientra in un più ampio piano di monitoraggio delle infrastrutture che copre 1090 chilometri solo nel solo comune di Firenze e 1439 in quello provinciale compresa la FiPiLi, ha detto Nardella che ha anche annunciato una stretta sui controlli con l'avvio dal 1 settembre, nella 'global service', scatterà un'attività specifica per ponti e viadotti con nuove linee guida.

Nello specifico monitoraggio le operazioni previste sono il monitoraggio, il controllo visivo e gli interventi di manutenzuione per cui Palazzo vecchio ha messo in previsione 5 milioni di euro a cui si aggiungono 500mila euro all'anno per la manutenzione fatta direttamente dai tecnici del Comune su ponti e cavalcavia. E ora l'appello è al Governo.

"Chiediamo al Governo come mai ha deciso di tagliare la quasi totalità di fondi del piano periferie dei governi Renzi e Gentiloni, circa 2 miliardi di euro, visto che molti dei progetti riguardavano manutenzioni del patrimonio pubblico? Non si può da un lato dire che bisogna fare la manutenzione del patrimonio pubblico, bacchettare i sindaci, e poi togliere soldi ai comuni che avevano pensato di utilizzarli per la manutenzione del patrimonio pubblico".

Lo ha detto oggi in Palazzo Vecchio il sindaco di Firenze Dario Nardella, presentando i dati di una ricognizione sui ponti del territorio fiorentino, comunale e della città metropolitana. Dopo il disastro di Ponte Morandi a Genova, ha ricordato Nardella, "il governo ha chiesto a tutti i Comuni di Italia di fornire dati e informazioni sui ponti dei loro territori entro il 31 agosto; si è svegliato tutto all'improvviso. Ora, non dico Firenze, che è un grande Comune, ma un piccolo Comune, con solo un paio di geometri, di cui uno magari in ferie, mi chiedo, come faccia a fornire in poco tempo tutti questi dati? Non si possono chiamare i sindaci solo dopo che la frittata è stata fatta". "I sindaci si coinvolgano in modo serio nel pianificare il lavoro, in una collaborazione effettiva tra Stato, Regioni ed enti locali, in modo da essere davvero utili e non per operazioni di facciata che servono solo a qualche comunicato stampa".


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