Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 18:45 METEO:FIRENZE16°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
giovedì 25 aprile 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
25 Aprile: da Schlein a Calenda, le voci del corteo di Milano

Cronaca giovedì 05 ottobre 2017 ore 11:05

In trappola l'ultimo trafficante di carri armati

Era a Napoli il ricercato sfuggito agli arresti nell'inchiesta fiorentina sull'esportazione illecita di mezzi militari in Somalia. Preso alla stazione



FIRENZE — Una soffiata ha messo nel sacco l'ultimo uomo che mancava all'appello dopo l'arresto di tre somali e un italiano nell'ambito dell'inchiesta della procura di Firenze che ha smascherato un traffico di carri armati tra l'Italia e la Somalia. I poliziotti non hanno tardato a risalire al luogo in cui l'uomo, anche lui somali, era andato a rifugiarsi, cioè nel napoletano. La trappola è scattata alla stazione di Santa Maria Novella dove la polizia ha organizzato un presidio per controllare tutti i treni in arrivo da Napoli. La pazienza è stata ricompensata quando, tra i passeggeri scesi dall'ultimo convoglio della sera, è spuntato il ricercato. Inutili i suoi tentativi di mimetizzarsi tra la folla in arrivo: i poliziotti avevano ben impresso nella memoria il suo volto. Il suo arresto da parte della polizia stradale è stato immediato. 

Intanto le indagini sull'organizzazione criminale vanno avanti. Quello che è emerso, per ora, è il quadro di una complessa organizzazione criminale specializzata nell'esportare in modo illecito carri armati e mezzi militari dall'Italia alla Somalia, passando per Paesi come il Belgio e gli Emirati Arabi per eludere i controlli particolarmente stringenti in Italia, dove peraltro è anche in vigore un embargo che vieta l'invio di armamenti proprio verso la Somalia. Il tutto avveniva attraverso transazioni di denaro praticamente invisibili, basate sul sistema dell'Hawala che si fonda su rapporti fiduciari tra mediatori anonimi senza passare dalle banche. E' così che sono state spostate decine di migliaia di euro. 

I mezzi militari dismessi erano smontati, fatti a pezzi e mimetizzati in modo da non far notare le dotazioni militari ancora a bordo. Le perquisizioni che hanno portato agli arresti sono state svolte in Toscana, Campania, Calabria, Emilia-Romagna e Sicilia. 


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno