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Attualità venerdì 19 gennaio 2018 ore 16:25

Incarico alla figlia della pm, scoppia il caso

Dario Nardella

Donzelli e Torselli (FdI): "Intervenga l'Autorità anticorruzione". Il sindaco Nardella: "Attacco vergognoso, siamo in campagna elettorale"



FIRENZE — Accuse, attacchi, polemiche: l'incarico da 47mila euro lordi all'anno affidato in via diretta dal sindaco della Città metropolitana e di Firenze Dario Nardella a una giovane laureata in legge, Celeste Oranges, figlia del procuratore regionale della sezione toscana della Corte dei Conti Acheropita Mondera Oranges, ha scatenato un putiferio politico (vedi qui sotto gli articoli collegati). Nel 2014 infatti Acheropita Mondera Oranges, a quel tempo viceprocuratore generale della Corte dei Conti, chiese l'archiviazione per Matteo Renzi, accusato di danno erariale per l'assunzione di quattro dirigenti quando era presidente della Provincia di Firenze.

"Chiediamo l'intervento all'Autorità anticorruzione e di Raffaele Cantone perché valuti quanto accaduto e intervenga secondo i termini di legge - scrivono in una nota due esponenti di Fratelli d'Italia, il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli e il consigliere comunale Francesco Torselli - La figlia del capo della procura della Corte dei conti della Toscana, secondo quanto ricostruito, sarebbe stata esclusa poche settimane prima della sua assunzione da un concorso pubblico del Comune di Firenze. L'assunzione decisa da Dario Nardella è simbolo dell'illimitata spregiudicatezza del motodo renziano".

Al concorso in questione hanno partecipato tremila concorrenti e, alla prima prova, Celeste Oranges si piazzò al 627mo posto, non superando la prima selezione che prevedeva che solo i primi 500 candidati avessero accesso alla seconda prova. 

"Non è la prima volta che il Comune opera assunzioni a chiamata quantomeno dubbie - proseguono Torselli e Donzelli - Pur non entrando nel merito delle capacità dei personaggi coinvolti, o sull'imparzialità delle loro condotte, è incredibile con quale leggerezza si continui ad ignorare qualsiasi condotta di opportunità nelle scelte di amministrazione pubblica". 

Nel pomeriggio la replica del sindaco Dario Nardella.

"Si tratta di un attacco vergognoso, segno del fatto che ormai siamo in campagna elettorale: una campagna elettorale che alcuni vogliono trasformare in una denigrazione delle persone - ha dichiarato Nardella - Noi abbiamo rispettato tutte le regole, una ad una fino in fondo. Non permetto che si facciano insinuazioni e calunnie". 


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