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Cronaca martedì 15 agosto 2017 ore 18:40

Niccolò, falle nella sicurezza della discoteca

Niccolò Ciatti

Le indagini nel locale in cui è avvenuto il massacro del giovane di Scandicci hanno mostrato gravi anomalie. Attesa per i risultati dell'autopsia



LLORET DE MAR — Il Comune di Lloret de Mar ha fatto sapere che dalle indagini degli inquirenti nel locale in cui Niccolò Ciatti è stato brutalmente pestato riportando ferite che lo hanno ucciso sono state riscontrate "anomalie di forte gravità nel sistema di sicurezza". Anche per questa ragione ieri la discoteca St Trop è stata chiusa. E' lì che sabato, davanti a una folla impietrita se non indifferente, il giovane di 22 anni è stato preso a calci. 

Intanto i medici legali spagnoli avrebbero concluso l'autopsia sul corpo del ragazzo. Fonti locali spiegano che, se il magistrato non ordinerà ulteriori esami una volta arrivati i risultati degli esami autoptici, potrebbe arrivare il nulla osta per far rientrare in Italia il corpo di Niccolò. La famiglia, intanto, è tornata a casa e attorno le si è stretta la comunità di Scandicci, dove il giovane viveva. 

Sconcerto è stato espresso da più parti per la liberazione di due dei tre aggressori ceceni indagati per l'omicidio del ragazzo. Solo uno, quello che ha sferrato il calcio che probabilmente è risultato letale per Niccolò, è ancora in carcere. Sono tutti molto giovani, hanno 20, 24 e 26 anni e dalla tecnica utilizzata potrebbero aver ricevuto una formazione paramilitare. Il sindaco di Scandicci Sandro Fallani ha detto, dopo aver appreso la notizia della scarcerazione: ''Non conosco le procedure legali. Ma quello che chiede la nostra comunità e quello che chiede la famiglia è che sia fatta giustizia per un delitto così efferato e insensato''. 

La vicenda di Niccolò ha subito sollevato anche una bufera in Italia. La liberazione dei due aggressori, secondo i parlamentari di Ap e Forza Italia, è uno sfregio al senso di giustizia. Il Governo italiano ha fatto sapere di essere in costante contatto con le autorità spagnole e di essere pronto a usare tutti gli strumenti disponibili perché si arrivi a individuare e condannare i responsabili della morte di Niccolò. 

Avviata anche una petizione popolare su Change.org per chiedere che sia fatta giustizia per la morte del ragazzo. 


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