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Cronaca giovedì 12 ottobre 2017 ore 13:00

Niccolò Ciatti, parla alle Iene uno dei ceceni

La popolare trasmissione di Italia Uno ha intervistato uno dei giovani coinvolti nella rissa che ha portato alla morte del ragazzo di Scandicci



SCANDICCI — Il ceceno Khabiboul Khabatov è uno dei tre indagati nell'ambito dell'inchiesta che tende a fare luce su quanto accaduto nella discoteca di Lloret de Mar, dove Niccolò è stato ucciso a calci e pugni.

L'autore materiale del calcio mortale, Rassoul Bissoultanov, è ancora in carcere. Nell'intervista all'inviata delle Iene il compagno del giovane ceceno ha riferito la sua versione dei fatti. Pur ammettendo che l'amico era sotto effetto di droghe e alcol ha raccontato che, una volta dentro la discoteca, il terzetto di ceceni sarebbe venuto a contatto col gruppo di Niccolò e dei suoi amici senza un apparente motivo e da lì sarebbe partita la rissa che poi ha avuto l'esito fatale, incolpando gli amici di Ciatti che l'avrebbero lasciato solo durante i momenti drammatici.

"Io non mi sento in colpa per quello che è successo", ha aggiunto Khabatov. 

"In discoteca non siamo entrati per divertirci ma per parlare di lavoro - ha detto - Appena entrati siamo passati vicini al gruppo di Niccolò Ciatti e uno di loro ha spinto Rassoul". 

Così Rassoul e Niccolò hanno iniziato a picchiarsi - ha detto Khabatov - Il mio amico ha cercato di calmarlo ma è stato accerchiato dagli amici di Ciatti. Era solo, si sentiva minacciato e ha iniziato a picchiarli''

Opposta la versione di uno dei ragazzi che era quella sera in discoteca con Niccolò, anche lui intervistato dalle Iene, che ha parlato di una vera e propria aggressione fatta a Ciatti dal terzetto di ceceni, culminata poi col calcio mortale.  "Eravamo in pista a ballare e arrivarono questi tre. Erano veramente grossi, hanno iniziato a discutere con Niccolò, ma non so perché. Poi uno di loro, quello con la maglietta rossa, lo ha aggredito. Lo ha preso per il collo".


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