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Lavoro mercoledì 12 agosto 2015 ore 15:15

I lavoratori Ikea incrociano le braccia

Servizio Serena Margheri

Sciopero in tutta Italia e in Toscana per i lavoratori Ikea. I dipendenti di Sesto Fiorentino restano in presidio per tutti i turni della giornata



FIRENZE — Sciopero in tutta Italia e in Toscana per i lavoratori Ikea. I dipendenti del megastore di Sesto Fiorentino hanno deciso di incrociare le braccia e restare in presidio davanti al punto vendita per tutti i turni della giornata. Secondo la Rsu alla protesta ha aderito l'80% del personale.

La mobilitazione è stata indetta da Cgil, Cisl e Uil per protestare contro la volontà dell'azienda di disdire il contratto integrativo, con il taglio della maggiorazione per le domeniche e con una nuova disciplina del premio mensile che non sarà più automatico.

La mobilitazione si svolge a livello nazionale ed è la sesta giornata di sciopero nell'arco dell'ultimo mese, per protestare contro "la volontà dell'azienda di disdire il contratto integrativo, con il taglio della maggiorazione per le domeniche e con una nuova disciplina del premio mensile che non sarà più automatico". 

Senza accordo tra le parti, è stato spiegato, dal primo settembre in maniera unilaterale l'azienda non applicherà più il contratto integrativo. 

"Siamo per l'ennesima volta in sciopero, insieme a tutti gli altri negozi Ikea in Italia - ha spiegato Ilaria Paolini della Rsu - per l'atteggiamento che l'azienda sta dimostrando nel rinnovo dell'integrativo. Con Ikea i rapporti sono sempre stati buoni ma stavolta l'azienda ha mostrato un nuovo volto che porta alla disdetta unilaterale del contratto integrativo. Questo sta compromettendo il proseguo della trattativa perché l'azienda non vuole prendere in considerazione le proposte dei rappresentanti dei lavoratori". 

I lavoratori chiedono "che venga tolto dai tagli il premio aziendale, che è una parte fissa della retribuzione mensile, perché comporterebbe di fermare qualsiasi aumento salariale per ogni lavoratore da ora fino alla pensione". Secondo Paolini "i lavoratori sono molto arrabbiati e siamo disposti a qualsiasi protesta per convincere Ikea a tornare al tavolo. L'adesione allo sciopero è di oltre l'80%". Il negozio, ha ricordato, "è comunque aperto perché molte casse sono automatizzate e perché per il mese di agosto sono stati assunti degli interinali per sostituire chi protesta, I lavoratori sono però uniti". 


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