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Attualità venerdì 12 agosto 2016 ore 16:30

Il grido di Stazzema contro ogni terrore

Tra le autorità presenti alla commemorazione del 72mo anniversario dell'eccidio di Sant'Anna anche la console italiana a Nizza Simona Lippi



STAZZEMA — L'eccidio, uno dei peggiori commessi durante la seconda guerra mondiale, risale a 72 anni ma la sua memoria è tanto più viva quanto più si osserva il quadro geopolitico contemporaneo. La mente di tutti i partecipanti alla celebrazione a Sant'Anna di Stazzem, inevitabilmente, è andata alla violenza che oggi si manifesta con gli atti terroristici in tutto il mondo. 

Per questo, nel suo messaggio letto nel corso della commemorazione, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricordato che "la memoria di quel tragico evento appartiene alla coscienza collettiva della nostra Repubblica e deve vederci tutti impegnati in un’opera di costante rafforzamento delle riconquistate libertà democratiche, nel segno di una piena affermazione dei valori della pacifica convivenza e della dignità della persona. Pace e libertà sono ideali per i quali dobbiamo instancabilmente continuare a lottare".

Ad aprire la giornata è stata la messa sul sagrato della chiesa, officiata dall'Arcivescovo di Pisa, monsignor Giovanni Paolo Benotto, insieme ai parroci del Vicariato della Versilia. Dopo le deposizioni di corone, il corteo si è spostato verso il Monumento Ossario, il Sacrario sul Colle di cava dove riposano i Martiri di Sant'Anna. Alla manifestazione hanno partecipato più di cento tra enti, associazioni e istituzioni.

Presenti anche il Console Generale d'Italia a Nizza, Serena Lippi, la Parlamentare tedesca Annette Roth, i concittadini onorari del Comune di Stazzema Gabriele Heniecke, Maren e Horst Westermann.

Il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Cosimo Maria Ferri, presente alla cerimonia in rappresentanza del Governo ha parlato della dimensione europea della celebrazione: "L'Unione Europea è stata insignita del Premio Nobel per la Pace e Sant'Anna di Stazzema è un luogo della memoria a livello europeo. Il nostro obiettivo è di portare nelle scuole ore di lezione dedicate alla memoria: è un filo che non si deve mai spezzare". La console a Nizza Serena Lippi ha sottolineato la vicinanza tra la stragi di Nizza e Sant'Anna di Stazzema. "Sono stata testimone della carneficina dello scorso 14 luglio: le due stragi sono entrambe atti terroristici, l'obiettivo erano persone inermi, la cui unica responsabilità sarebbe stata quella di non appartenere ad una razza o ad una religione". Era presente anche Laurence Navalesi, assessore al comune di Nizza. 

La vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni ha portato il saluto dell'ente regionale e si è soffermata sull'importanza di "tenere vivo l'amore per la libertà attraverso un cammino educativo; un amore che dà un senso alla storia. La Regione Toscana lavora fin dalla sua nascita, per coltivare la memoria ed intende valorizzare una rete dei luoghi di memoria che trovano in Sant'Anna il punto più alto".

A dare una dimensione contemporanea alla strage di Sant'Anna è stato il sindaco di Stazzema: "Ancora oggi sono i civili a pagare le conseguenze di una guerra non dichiarata che mira a colpire le radici della nostra cultura, il nostro stile di vita, le nostre abitudini. Il terrorismo ha colpito nell'ultimo anno in molti paesi, provocando vittime innocenti; meno di un mese fa è toccato a Nizza, a pochi chilometri da noi, e abbiamo sentito la necessità di avere con noi un testimone di quegli eventi come il Console Generale Serena Lippi. La strage di Nizza ci colpisce perché non vi erano obiettivi sensibili da colpire, se non quello di seminare terrore: abbiamo sentito a Stazzema questa somiglianza. Il 14 luglio è una data fondativa per l'Europa così come il 12 agosto". 

Il Presidente dell'associazione Martiri di Sant'Anna, Enrico Pieri, ha detto: "Qui a Sant'Anna è nata l'Europa"- ha esclamato Pieri. A chiudere l'evento è stato Bernard Dika, presidente del Parlamento degli studenti della Toscana, che ha invitato Enrico Pieri ad aprire insieme a lui la bandiera dell'Unione Europea. "I giovani ci sono e noi abbiamo voglia di essere coinvolti", ha detto.


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