Inchiesta immobili Asl 10, la verità di Marroni

FIRENZE — L'oggetto del contendere sono alcune operazioni immobiliari condotte da varie Aziende sanitarie della Toscana “a partire dalla Asl 10 di Firenze”. Per questo motivo l'assessore regionale alla Salute Luigi Marroni, già direttore dell'Azienda fiorentina, è stato sentito stamani per oltre due ore e mezzo dalla aposita commissione d'inchiesta del consiglio regionale.

Una audizione che è servita a chiudere la fase di approfondimento relativa proprio alla Asl 10, quella su cui si concentra una parte consistente dell’appronfondimento condotto dall’organismo di inchiesta. Dalla prossima seduta, giovedì 23 ottobre, l'attenzione dei commissari si sposterà sugli immobili di altre Aziende sanitarie toscane i cui dirigenti saranno poi chiamati a rispondere di eventuali contestazioni. 

E se il presidente della Commissione, Stefano Mugnai (FI), si è augurato di poter chiudere l'intera istruttoria entro la fine dell'anno, il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, per bocca del suo capogruppo Giovanni Donzelli, ha parlato di "risposte contraddittorie da parte dell'assessore" tornando a chiedere di fare piena luce sull'argomento e puntando il dito su almeno una ventina di atti.

Parole cui ha dapprima replicato il consigliere regionale del Pd e segretario della commissione di inchiesta Simone Naldoni secondo cui "Donzelli ha passato il segno facendo finta di non capire le puntali risposte esaustive che di volta in volta l’assessore Marroni ha dato alle sue domande", poi lo stesso assessore regionale. "Donzelli - ha sentenziato Marroni - si e' dimenticato di dire che c'è un'indagine che non riguarda me. Non sono indagato né processato. Nelle sue accuse rasenta il limite della diffamazione, è un disco rotto".

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