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Attualità mercoledì 18 febbraio 2015 ore 22:11

Epatite C, in Toscana il nuovo farmaco c'è

I medici toscani possono prescrivere il Sovaldi dalla fine del 2014 e la Regione ha detto sì al trattamento di un quarto dei pazienti gravi in Italia



FIRENZE — Il Sovaldi contiene il principio attivo sofosbuvir. L'Agenzia nazionale del farmaco non ha ancora trovato un accordo sul prezzo di vendita con l'azienda produttrice, la Gilead. Di qui la presentazione di due interrogazioni, una alla Camera dei Deputati e l'altra in consiglio regionale, sulla presunta mancata attivazione del trattamento con il Sovaldi in Toscana dopo l'uscita mondiale del farmaco, considerato il più efficace per curare la malattia.

L'assessore regionale alla salute Luigi Marroni ha però fugato ogni dubbio in proposito.

"Non soltanto la Toscana, in attesa dell'accordo economico nazionale con la ditta produttrice, ha fatto sì che dall'agosto scorso fosse trattato in modo compassionevole un quarto dei pazienti gravi curati in Italia (ovvero con il farmaco fornito gratuitamente dalla Gilead, ndr) - ha spiegato Marroni - ma è dalla fine dello scorso anno che i medici toscani possono prescrivere il Sovaldi senza alcuna limitazione nelle quantità e nella disponibilità''.

Nel dicembre scorso il mancato accordo sul prezzo ha cancellato  la possibilità di ricorrere all'uso compassionevole ma fino a quel momento la Regione Toscana aveva dato il via libera a 216 trattamenti su un totale di 894 autorizzati a livello nazionale.

"La scorsa estate, la pronta attivazione dell'uso compassionevole  ha permesso la cura immediata dei pazienti più gravi che non avrebbero potuto attendere i tempi della contrattazione economica e della successiva commercializzazione'' ha sottolineato l'assessore. 

Nel 2015 il costo delle cure sarà notevole per la Regione Toscana: un ciclo di trattamenti può superare il costo di 30.000 euro a paziente e ll'assessorato alla salute stima che potrebbero arrivare a 1.700 pazienti candidati alla somministrazione del farmaco.

La Regione ritiene comunque di poter far fronte alle spese per  le cure attingendo al fondo previsto dalla Finanziaria 2015 per i farmaci innovativi.


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