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Attualità venerdì 21 novembre 2014 ore 17:30

La concorrenza sleale si batte unendo le forze

Al tribunale di Firenze magistrati, imprese e istituzioni insieme con l'obiettivo di contrastare la contraffazione e salvaguardare il "made in Italy"



FIRENZE — Se è vero che l'unione fa la forza, quello di oggi a Firenze è un passo importante nella direzione di contrastare con sempre maggiore efficacia il fenomeno della concorrenza sleale e della contraffazione delle produzioni italiane.

Il convegno organizzato dall'Associazione Professionale Niccolò Machiavelli e dallo Studio Legale Fittante in collaborazione con la Corte d'Appello di Firenze, ha visto infatti unirsi insieme rappresentanti del mondo della magistratura, delle imprese e delle istituzioni con un obiettivo comune: mettere in piedi tutte le possibili iniziative ai vari livelli per salvaguardare le produzioni tipiche italiani e in generale il "made in Italy", vero e proprio motore della nostra economia. 

Dall'abbigliamento alle calzature, dalla pelletteria all'artigianato passando per il cibo, il vino e l'olio fino ad arrivare ai farmaci, è ormai a 360 gradi che vanno erette le barriere nei confronti di chi cerca di "copiare" (a bassissimo prezzo e scarsissima qualità) le produzioni che arrivano dall'Italia e, in gran parte, dalla Toscana.

Il sottosegretario alla giustizia Cosimo Maria Ferri ha garantito, su questo, "l'impegno prioritario del governo" mentre a livello locale l'assessore fiorentino al lavoro Federico Gianassi ha voluto ricordare come proprio le produzioni di qualità delle aziende presenti sul capoluogo toscano abbiano "consentito di reggere meglio che altrove i devastanti effetti della crisi economica". Anche per questo, ha infine sottolineato l'avvocato Aldo Fittante, "poiché acquistare italiano fa bene sia per i prodotti che si comprano sia all'economia del Paese, è importante che si trovino modi sempre migliori e più efficaci per tutelare le imprese e i marchi del nostro Paese".


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Servizio di Francesco Sangermano
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