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Attualità venerdì 30 gennaio 2015 ore 14:06

La Finanziaria 2015 spaventa i comuni

Appello della presidente di Anci Toscana, Biagiotti: "Servono più risorse". E i comuni puntano alla dismissione delle quote nelle partecipate



FIRENZE — Oltre 200 persone, tra sindaci e tecnici, hanno partecipato all'incontro organizzato da Anci Toscana nell'aula magna del polo universitario di Novoli, dedicato agli effetti della Finanziaria 2015 sugli enti locali.

Tre i problemi denunciati dai comuni. Da un lato il patto di stabilità, che nonostante l'alleggerimento, anche per il prossimo anno bloccherà 1,5 miliardi di euro di risorse. 

Dall'altro il problema dell'armonizzazione, ovvero il provvedimento che impone da fine marzo a tutti i Municipi di uniformare i sistemi contabili, per rendere più trasparenti i bilanci e più semplice il controllo da parte dell'Europa. Un provvedimento che rischia di tardare però la chiusura dei bilanci previsionali 2015. 

Ultimo punto, quello delle partecipate: nei prossimi giorni Anci Toscana incontrerà i vertici del Cispel, l'associazione che raggruppa le multiutility toscane, per definire una volta per tutte quali sono quelle strategiche, di cui i comuni manterranno le quote, e quali no.

"In questi anni - ha detto Biagiotti - abbiamo contribuito all'abbatimento dell'indebitamento della finanza pubblica in maniera consistente, in totale per 17 miliardi: quindi il nostro è stato un lavoro sostanziale".

Servono però risorse aggiuntive. Una mano potrebbe arrivare dal patto sottoscritto con la Regione che lo scorso anno ha permesso di destinare agli enti locali una parte del patto della Regione. Ma per ora in finanziaria non c'è alcuna certezza se il provvedimento verrà confermato o meno.


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Servizio di Tommaso Tafi
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