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Attualità martedì 21 luglio 2015 ore 12:00

Liste di attesa in sanità ancora troppo lunghe

Il capogruppo in consiglio regionale di Forza Italia Mugnai: "Spesi 10 milioni di euro ma in un anno poco è cambiato: basta sprechi e promesse"



FIRENZE — Nel 2014 l'allora assessore regionale alla sanità Luigi Marroni presentò una serie di interventi per accorciare i tempi troppo lunghi di attesa per prestazioni specialistiche, esami e accertamenti diagnostici nelle strutture pubbliche. " Ma da allora poco è cambiato" sottolinea Stefano Mugnai che, in un'interrogazione presentata in consiglio regionale, chiede alla giunta di rendere noti i dati relativi al monitoraggio del "primo anno di contrasto alle attese". 

Vicepresidente della commissione consiliare sanità, Mugnai ogni anno nel mese di giugno effettua anche in proprio un rilevamento dei tempi di attesa. E dati raccolti quest'anno parlano chiaro.

"Nella Asl 6 di Livorno nel giugno 2014 prenotare una mammografia implicava un’attesa di 367 giorni; un anno dopo, la lista d’attesa è di 398 giorni - scrive in una nota il capogruppo di Forza Italia -  Nella Asl 1 di Massa Carrara, in area apuana, un anno fa non c’era verso di ottenere una eco alla mammella prima di 179 giorni; oggi se ne attendono 154, meno ma ancora troppo. Altri casi non comparabili ma reali raccontano di 9 mesi di attesa nella Asl 8 per un cardiotest da sforzo e di una paziente che nel gennaio scorso si è recata fare l'esame nel giorno assegnato per poi scoprire che l'appuntamento era per lo stesso giorno del 2016. Tranne che nel caso di Grosseto, dove per una risonanza magnetica cervicale si è passati da 266 giorni di attesa ad appena 8, la situazione è sconfortante". 

"La questione è già grave di per sè - dichiara Mugnai - Ma se in più si pensa che proprio in questo ultimo anno la Regione ha versato 4 milioni di euro (che entro il 2016 diventeranno 10 milioni) per le strategie di contenimento delle liste d’attesa,  con tanto di gruppo di monitoraggio, allora qualcosa non torna".

Nell'interrogazione presentata in consiglio regionale, Mugnai chiede di sapere «se detta situazione sia ritenuta soddisfacente o, in caso contrario, se non si ritenga di dover ritirare lo stanziamento dell'anno scorso per destinarlo a misure di contenimento del fenomeno delle liste d’attesa più efficaci di quelle messe in atto finora". Mugnai domanda anche "quali siano gli esiti sia complessivi che disaggregati per azienda sanitaria registrati dal gruppo di monitoraggio e quali ulteriori urgenti misure di contenimento delle liste d’attesa in sanità si intendano adottare in previsione della ristrutturazione del sistema sanitario toscano prevista con la riforma della sanità in Toscana". 

"Da anni Rossi e la sua giunta ci hanno abituato ad annunci spot dal sapore miracolistico, con investimenti sostanzialmente a perdere perché non risolvono i problemi  ma, con la loro impronta mediatica, costruiscono consenso - conclude  Mugnai - E’ successo per il farmaco anti epatite C, che Rossi ha annunciato in campagna elettorale di voler somministrare gratuitamente a tutti i toscani malati  stanziando una somma che dire insufficiente è poco. E’ successo con il pagamento dei debiti ai fornitori del sistema sanitario, su cui aveva anni or sono annunciato una rete di convenzioni con le banche senza sentire le banche stesse e via e via promettendo…".


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