Le opposizioni chiedono le dimissioni di Nogarin

Il consigliere comunale Raspanti: "Il sindaco aveva ricevuto la app della Regione per l'allerta meteo, ho le prove". Nogarin: "Non lo ricordavo"

LIVORNO — Tensione alle stelle durante il consiglio comunale sul maltempo e le alluvioni che il 10 settembre hanno ucciso otto persone e devastato la città. Nel corso dei lavori, i consiglieri di opposizione hanno duramente attaccato il sindaco Filippo Nogarin per le modalità con cui sono state gestite dal Comune le prime ore dell'emergenza e le polemiche innescate dallo stesso primo cittadino contro la Regione Toscana che poi ha dimostrato di aver messo in atto tutte le procedure previste per l'allerta (vedi qui sotto gli articoli collegati).

"Per una sola questione morale e di dignità umana - ha detto il capogruppo del Pd Pietro Caruso - lei si dovrebbe dimettere".

Il consigliere del gruppo di opposizione movimento Futuro, Andrea Raspanti, ha mostrato una ricevuta firmata dal primo cittadino nel dicembre 2016, quando ha ricevuto dal centro funzionale della protezione civile della Regione la app per le allerte meteo da installare sul suo cellulare.

"Il sindaco aveva dichiarato nei giorni scorsi di non conoscere questa app e di non aver mai ricevuto nè le credenziali nè il manuale di istruzioni - ha dichiarato Raspanti - Ma è stato sufficiente un accesso agli atti per ottenere questa ricevuta e quindi una smentita ufficiale di quello che aveva dichiarato".

"Oggettivamente ho firmato questa presa in carico in dicembre ma non lo ricordavo nemmeno - ha ammesso Nogarin - Firmo centinaia di atti e quella app, che di fatto non avrebbe cambiato l'esito di quella notte, io non l'ho installata e non so dove siano le credenziali".

Per quanto riguarda la richiesta di dimissioni, il primo cittadino ha replicato: "Il peso di quello che è successo può portare a una riflessione del genere ma la città ha bisogno di risposte e non di speculazioni politiche".

"Io non ho intenzione di dimettermi, presenteranno una mozione di sfiducia e la metteremo ai voti - ha aggiunto Nogarin - C'è bisogno di un'assunzione di responsabilità che è quella di proseguire il mandato e non aprire una fase di commissariamento. Certo, ci sarà necessità di fare chiarezza su tutta la vicenda, sono favorevole all'istituzione di una commissione d'indagine. Mi sento di ringraziare tutte le persone che si sono attivate quella notte. E non è vero che il sindaco non c'era".

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI