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Cronaca sabato 04 novembre 2017 ore 10:32

Il trans, le amiche e il buon uomo derubato

Giovedì pomeriggio un uomo ha chiamato il 113 denunciando il furto del portafoglio a seguito di una prestazione sessuale ricevuta. In tre nei guai



LIVORNO — Attorno alle 13,25 di giovedì scorso, 2 novembre, un uomo ha chiamato il 113 lamentando il furto del proprio portafoglio a seguito di una prestazione sessuale, consumata all’interno di un appartamento di via Lampredi.

Sul posto è stata inviata una volante e qui gli agenti hanno raccolto la testimonianza dell'uomo. Ha raccontato di essere arrivato nell'appartamento attorno alle 13, per far visita ad un’amica conosciuta tramite Facebook, con la quale già da tempo avrebbe intrattenuto rapporti.

L'uomo si era offerto di farle la spesa ma, di ritorno dal supermercato, non l'ha trovata in casa. Tuttavia la donna lo avrebbe chiamato al telefono, invitandolo comunque a salire al piano superiore del condominio, perché gli avrebbe fatto offrire una prestazione sessuale.

Salito su, ad aprirgli la porta è stato un transessuale. Consegnata la spesa si è svolto il rapporto sessuale preannunciato, al termine del quale però gli sarebbe stato richiesto il pagamento di 100 euro. A quel punto si è presentata un'altra donna, che con "fare sensuale" lo avrebbe distratto, mentre il trans lo avrebbe bloccato per sottrargli dal portafoglio i 100 euro. 

Vistosi sopraffatto l’uomo, liberatosi dalla costrizione e spaventato per quanto stava accadendo, si è diretto verso la porta d’ingresso ed è riuscito ad allontanarsi dal condominio, per poi contattare immediatamente la polizia alla quale indicare con esattezza le persone resesi responsabili dei reati descritti.

L’uomo è stato quindi trasportato con un'autoambulanza all'ospedale, dove i medici hanno confermato le lesioni personali. Nel frattempo i poliziotti hanno portato il trans, l'amica e l'altra ragazza presente nell'appartamento in caserma.

Dopo gli accertamenti del caso, la polizia ha dichiarato due persone in stato di arresto per rapina pluriaggravata in concorso.  Si tratta si una colombiana classe 1984, domiciliata a Livorno in Italia come richiedente asilo, e di un trans classe 1989, anch'esso colombiano domiciliato a Livorno in Italia come richiedente asilo. Mentre una terza persona presente all’interno dell'appartamento, una spagnola di origini colombiane classe 1967, locataria dell’appartamento e ritenuta consapevole dell’attività di meretricio svolta dalle coinquiline, è stata deferita per il reato di favoreggiamento della prostituzione.

In vista dell’udienza di convalida, le due persone arrestate si trovano adesso agli arresti domiciliari presso la predetta abitazione, con la prescrizione di non ricevere visite da parte di nessuno. A carico delle due colombiane richiedenti asilo presso la Prefettura di Roma, sono in corso ulteriori accertamenti per definirne la relativa esatta posizione.


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