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Le celle a fuoco e le grida dei detenuti: la protesta nel carcere di Guayaquil

Attualità mercoledì 04 marzo 2015 ore 15:45

"L'uomo fuggito dall'Opg non è pericoloso"

La direttrice dell'Istituto e il garante dei detenuti: "Il rischio è più per lui che per gli altri dato che è senza soldi, farmaci e vestiti adatti"



MONTELUPO — Parlando con i giornalisti dopo che ieri un internato di 45 anni è fuggito approfittando della temporanea assenza di tre operatori sociali con cui si trovava a bordo di un auto per andare in municipio a svolgere delle pratiche, la direttrice dell'Opg di Montelupo Antonella Tuoni ha voluto anche provare a ridimensionare l'accaduto "considerando che c'è stato un allarmismo ingiustificato ".

Secondo la direttrice, inoltre, "non si può parlare tecnicamente di evasione perché la persona si è allontanata dagli operatori sanitari ai quali era stata affidata. Questa persona doveva andare in una comunità terapeutica e non è la prima volta che si è allontanata dalle comunità terapeutiche dove era stata destinata. Diciamo - ha osservato la direttrice - che ha solo anticipato l'allontanamento dall'Opg".

Parole condivise anche dal garante regionale per i diritti dei detenuti Franco Corleone intervenuto stamani in consiglio regionale a un convegno sulla chiusura proprio dell'ospedale psichiatrico prevista per la fine del mese. "Non si tratta di una persona pericolosa - ha spiegato - e in ogni caso era destinato a un' altra struttura. Sono certo che in tempi rapidi o tornerà da solo o sarà rintracciato".

Corleone ha quindi voluto rimarcare come "storico" il fatto che sia ormai prossima la "chiusura di una struttura che è insieme carcere e manicomio". Allo stesso tempo, però, ha anche sottolineato come "la vicenda non si conclude ma si apre ora per riguarda le questioni giuridiche ancora aperte" e soprattutto per il fatto che "bisogna trovare strutture a valenza terapeurtica per persone con problemi diversi" dato che "è impensabile chiudere l'opg e aprire semplicemente altri piccoli manicomi".

Secondo alcune indiscrezioni, in attesa che la struttura residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) definitiva di San Miniato sia pronta, è stata individuata una ex casa di cura nell'area di Careggi a Firenze, che funzionerà da struttura temporanea e potrebbe accogliere una ventina di persone circa. 

Prevista anche una 'fascia intermedia' con i pazienti che saranno ospitati in strutture residenziali sanitarie non protette. In questo caso la Regione ne ha individuate una per ogni area vasta in cui è suddivisa la Toscana (con sedi a Firenze e Volterra) ad eccezione dell'area sud ovest dove si punterà su strutture più piccole (da 4 posti letto) ad Arezzo e nell'area senese.

Nell'Opg, attualmente, sono ospitati 124 internati, 50 dei quali risultano sottoposti alla misura di sicurezza a seguito di sentenza di proscioglimento per infermità totale di mente.


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Franco Corleone - dichiarazione
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