Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 12:56 METEO:FIRENZE16°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
giovedì 28 marzo 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Il papà di Ilaria Salis in tribunale a Budapest: «Speriamo di ottenere i domiciliari»

Attualità martedì 17 novembre 2020 ore 18:00

Zone rosse e arancio, le Regioni vogliono solo 5 indicatori

I governatori hanno chiesto un incontro urgente con il governo. Ma l'Istituto superiore di sanità difende i 21 parametri esistenti: "Sono solidi"



ROMA — La raffica di ordinanze con cui il ministro della salute Speranza, nel giro di dieci giorni, ha assegnato le nuove classificazioni di rischio Covid alla Toscana e a molte altre regioni non è piaciuta affatto a molti governatori. I quali oggi, tramite la Conferenza delle Regioni, hanno chiesto al governo un incontro urgente per rivedere alcuni dei parametri con cui viene valutata, settimana dopo settimana, l'evoluzione dell'epidemia di Covid nei territori e determinato l'eventuale passaggio in zona arancione o rossa.

“C’è la necessità di rivedere in un’ottica di semplificazione i parametri che sono stati elaborati nella prima fase della pandemia -ha spiegato il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Giovanni Toti - procedendo ad un aggiornamento delle indicazioni sull’utilizzo dei test rapidi antigenici e del test di biologia molecolare e alla modifica degli indicatori per il monitoraggio ai fini della classificazione".

In sintesi le Regioni chiedono di utilizzare solo 5 indicatori al posto dei 21 attuali: percentuale di tamponi positivi escludendo tutti quelli  effettuati solo per controllo, un Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata dell'Istituto superiore di sanità (Iss), il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva per pazienti Covid e quello dei posti letto totali riservati ai pazienti Covid, risorse per garantire il tracciamento dei contatti dei positivi e la loro quarantena, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicato al tracciamento dei contatti in ciascun servizio territoriale.

Dal canto suo l'Istituto superiore di sanità ha difeso l'attuale criterio di monitoraggio dei dati e i 21 indicatori utilizzati finora. "Il sistema non è troppo complesso e al contrario tiene conto di tutti gli aspetti legati alla pandemia e alla risposta dei sistemi sanitari - si legge sul sito dell'Iss - La presenza di diversi indicatori permette di limitare e controbilanciare gli effetti negativi che la pressione sui sistemi sanitari può avere sulla completezza dei dati".

"L'indice Rt è affidabile anche se non tiene conto degli asintomatici - si legge ancora sul sito Iss - Calcolandolo sui casi sintomatici e sugli ospedalizzati possiamo utilizzare un criterio stabile e costante. Anche il tasso di occupazione delle terapie intensive e delle aree mediche è un indicatore solido, per questo non se ne descrive il flusso in entrata e in uscita. Stiamo lavorando allo sviluppo di ulteriori format di accesso ai dati, nel rispetto delle norme che tutelano la privacy e delle ordinanze sulla sorveglianza epidemiologica".


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
L'uomo ha 33 anni ed è stato bloccato dai militari mentre aspettava l'ex fidanzata davanti al suo luogo di lavoro con un coltello e un paio di forbici
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Gianni Micheli

QUI Condoglianze



Qui Ambiente

Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Cronaca

GIALLO Mazzola

Attualità