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Sport mercoledì 25 novembre 2020 ore 20:40

E' morto Diego Armando Maradona

Diego Armando Maradona a Firenze entra nella Hall of Fame del calcio italiano (2017)
Diego Armando Maradona a Firenze entra nella Hall of Fame del calcio italiano (2017)

Aveva appena compiuto 60 anni. E' considerato, con Pelè, uno dei migliori calciatori della storia. A Firenze, nel 2017, entrò nella Hall of Fame



BUENOS AIRES (ARGENTINA) — Il mondo del calcio è in lutto per la morte di Diego Armando Maradona. Secondo quanto riportato dal quotidiano argentino El Clarin, Maradona è morto per arresto cardio respiratorio nella sua casa di Tigre, vicino a Buenos Aires. Era convalescente dopo un'operazione alla testa, per rimuovere un ematoma subdurale sul lato sinistro. Il 6 ottobre scorso dai sui profili social aveva annunciato di non essere positivo al coronavirus.

Il campione argentino era amatissimo anche in Italia per i suoi trascorsi a Napoli, dal 1984 al 1991. Il primo gol ufficiale lo segnò contro una squadra toscana, l'Arezzo, il 22 agosto 1984 nella partita di Coppa Italia finita 4-1 per gli azzurri.

Qui sotto potete vedere il video del 2017 quando, a Firenze, Maradona entrò nella Hall of Fame del calcio italiano.  

In carriera ha vinto il mondiale 1986 in Messico con l'Argentina, segnando quello che da molti viene considerato il gol più bello di tutti i tempi contro l'Inghilterra. Nella stessa partita segnò anche un altro gol iconico, quello con la mano de dios. Quattro anni dopo, in Italia, perse in finale contro la Germania a Roma. Pochi giorni prima la sua squadra aveva eliminato a Napoli, ai rigori, la nazionale azzurra di Schillaci e Baggio.

In Italia vinse con il Napoli, tra le altre cose, due scudetti e una Coppa Uefa. Maradona, che il 30 ottobre aveva compiuto 60 anni, era molto legato anche a Gabriel Omar Batistuta, il bomber della Fiorentina con cui condivise l'avventura sfortunata al mondiale Usa 1994.

Bati raccontò dell'emozione provata entrando in campo nella partita d'esordio con la Grecia, vinta per 4 a 0 con tre reti del bomber viola e una del Pibe de oro, Batistuta disse che il numero 10 sembrava tatuato sulle spalle di Maradona.

"Un genio del calcio, un calciatore di altri tempi, ogni calciatore di qualsiasi generazione si è ispirato a lui, alle sue giocate, al suo talento. Addio Diego, che la terra ti sia lieve" ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Nell'esperienza al Napoli giocò 259 partite segnando 115 gol. Con la maglia dell'Argentina collezionò 91 presenze e 34 reti. All'iniziò della carriera giocò con Argentinos Junior e Boca Junior in Argentina, prima di trasferirsi in Europa al Barcellona. Dopo due anni in blaugrana il passaggio al Napoli dove rimase fino al marzo 1991 quando tornò in Sudamerica dopo essere risultato positivo all'antidoping. Le ultime tappe della sua carriera calcistica furono Siviglia, Newell's Old Boys e ancora Boca, prima dell'addio nel 1997.

Meno fortunata la carriera da allenatore il cui culmine è stato il mondiale 2010 in Sudafrica, quando sedette sulla panchina dell'Argentina, arrivando fino ai quarti, dove venne eliminato dalla Germania. In campo, con il numero 10, c'era quello che viene considerato il suo erede, Leo Messi.


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Le parole di Maradona nel 2017 a Firenze
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