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Imprese & Professioni martedì 14 aprile 2020 ore 10:30

​Non solo il prezzo: cosa devi sapere prima di scegliere la tua tariffa luce

Come spesso accade in molti mercati, il prezzo basso non dovrebbe essere l’unico motivo in una scelta



TOSCANA — Quando si valutano le spese domestiche, spesso le voci più importanti e più dispendiose sono quelle nella bolletta energetica. Questo spinge ad una costante ricerca del risparmio, magari adottando quelle abitudini virtuose che ci permettono di abbassare il totale di questi costi. Non si tratta comunque di un’impresa semplice, perché il prezzo dell’energia varia nel tempo, e ciò comporta alle volte un aumento delle suddette spese.

È quanto accaduto in questi primi mesi del 2020, dopo gli aumenti di febbraio per i single e per le coppie, con una crescita delle spese in bolletta intorno al +12,5%. Di conseguenza, questo è il momento migliore per progettare un cambio fornitore e per modulare la nuova tariffa luce secondo le proprie abitudini. Non è solo la mera tariffa a guidare nelle scelte.

L’importanza delle promo nella scelta della tariffa

Come spesso accade in molti mercati, il prezzo basso non dovrebbe essere l’unico motivo in una scelta. Di riflesso, è importante fare attenzione al prezzo, ma senza per questo dargli un peso eccessivo, soprattutto quando si punta al risparmio senza sacrificare la bontà della fornitura.

Va anche aggiunto che il consumatore medio ha necessità di proposte energetiche, ad esempio, pensate ad hoc per lui, come sottolinea anche l’articolo di Acea sul confronto delle tariffe luce. Nello specifico, stando al report prodotto dalla piattaforma Criteo, le offerte promozionali impattano ancora parecchio sulle abitudini di consumo degli utenti, e sul loro processo decisionale in sede di acquisto.

Dalle abitudini alla scelta, passando per il contatore

Anche le abitudini di vita e la prassi lavorativa contano, come nel caso dello smart working, e del tempo maggiore passato in famiglia. Anzi, è possibile dire che sono ancora oggi i motori principali che guidano l’utente verso la scelta di una nuova tariffa.

A tal proposito è opportuno spiegare la differenza fra la tariffa monoraria e quella bioraria: la prima prevede un prezzo dell’energia (misurata in kilowattora) identico per ogni ora della giornata, mentre la seconda contempla delle fasce distinte (3 in totale), in base alle quali cambia il costo dell’energia.

Attenzione anche al contatore, che pesa parecchio, soprattutto in termini di scelta della potenza. Nella fattispecie, bisogna calcolare quanti e quali elettrodomestici usiamo in casa, e regolarci di conseguenza, selezionando l’opzione migliore per noi fra 3, 4,5 o 6 kilowattora. In altri termini, non esiste una misura corretta a priori: il giusto valore va infatti scelto basandosi sul personale dispendio energetico in casa, sul numero di persone che la abitano e sulla potenza degli elettrodomestici.


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