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Lavoro venerdì 24 aprile 2020 ore 11:40

Aziende e dopo Covid-19, come ripartire

Martina Santoni founder si GRC Solution

Cambieranno il mercato e le abitudini di consumo. Nostra intervista a Martina Santoni founder di GRC Solutions società di consulenza manageriale



PISA — Le misure restrittive previste dal governo per rispondere all’emergenza Coronavirus saranno allentate e dal 4 maggio riprenderanno le attività del settore manifatturiero e costruzioni ma possibili anticipazioni già lunedì (gli ultimi a riaprire saranno bar e ristoranti).

Le fabbriche riprenderanno, seppur lentamente, a lavorare come prima del lockdown. Cosa dovranno quindi fare le aziende per non farsi trovare impreparate in questo nuovo scenario ?

Ne abbiamo parlato con Martina Santoni founder di GRC Solutions società di consulenza manageriale con sede a Pisa, specializzata in particolare di organizzazione, pianificazione e controllo, compliance ed audit .

Quali saranno le principali difficoltà che le aziende dovranno affrontare nella fase di ripartenza?

"Le aziende, dopo questo lungo periodo di lockdown, si troveranno a combattere sfide durissime…a tratti quasi insormontabili. Le problematiche con cui si scontreranno saranno legate principalmente ai nuovi vincoli normativi che verranno imposti, oltre ai mutamenti che riguarderanno in generale l’economia ed i mercati. Per quanto riguarda il primo aspetto, quello normativo, le aziende sicuramente dovranno adottare misure estremamente stringenti, soprattutto in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Misure che sicuramente avranno un impatto significativo, sia in termini di costi che più in generale sull’intero assetto organizzativo e strutturale delle imprese. In questo senso diverrà fondamentale anche il ruolo che il governo e le regioni assumeranno su questo fronte: è evidente che davanti a delle novità così impattanti sarà necessario attivare dei meccanismi di sostegno alle imprese, oltre che definire delle regole di comportamento chiare, immediate ed omogenee!! In aggiunta, il mercato che le aziende si troveranno di fronte non sarà più lo stesso: aumenteranno povertà e disuguaglianze, di conseguenza si ridurranno e modificheranno i consumi. Beni che ante-COVID erano considerati ‘necessari/indispensabili’ potrebbero non esserlo più, almeno per qualche tempo. Anche perché certi beni e/o servizi potrebbero non essere più immediatamente disponibili (esempio, concerti). E poi cosa succederà sui mercati delle materie prime e dei fattori energetici (vedi prezzo del petrolio)?"

Potete farci degli esempi

"Gli esempi potrebbero essere tanti. Si potrebbero incrementare i tempi di produzione di un qualsiasi prodotto; potrebbe essere necessario modificare le turnazioni di lavoro per evitare che ci sia contatto diretto tra le persone di ciascun turno; potrebbero rallentarsi i tempi di consegna delle merci e dei prodotti finiti; potrebbero consolidarsi le modalità di lavoro agile, dove possibile, ma con qualche complicazione organizzativa e di salvaguardia dati; potrebbero modificarsi radicalmente, magari anche in meglio, le modalità con cui certe aziende riescono a fornire i propri servizi; ecc.."

Ma allora cosa si può fare?

"Lo sforzo più grande sarà quello di riesaminare le proprie strategie e comprendere, da subito se e come vanno modificate. Sarà quindi fondamentale intuire se il prodotto che offriamo, o semplicemente, le modalità con cui lo immettiamo sul mercato, rispondano alle esigenze della nuova Società che ci troveremo davanti. In primo luogo, gli imprenditori che vogliono superare la situazione dovranno dimostrare intuito e forse…anche un po’ di sana fantasia! Ma si sa…queste doti, da sole, non sono sufficienti. Per incanalarle nel miglior modo sulla propria realtà aziendale potrebbe infatti essere necessario: ritarare la propria organizzazione ed i propri processi operativi, strutturare un buon sistema di pianificazione sia di breve termine, per avere il controllo delle naturali criticità finanziarie che si genereranno, sia di medio termine, per comprendere gli effetti delle nuove strategie sulla struttura economica e patrimoniale dell’azienda. E proprio su questi ultimi aspetti, società di consulenza come la nostra, potranno supportare le aziende. Anche per noi consulenti quindi la partita da giocare non sarà certo facile…ma, proprio come suggeriamo ai nostri clienti, ci stiamo strutturando per far fronte alle nuove esigenze che attendono i nostri clienti."

Martina Santoni, founder di GRC Solution è laureata in Scienze Politiche, ha maturato esperienza in azienda nell’implementazione e gestione di sistemi organizzativi complessi nei settori costruzioni e servizi. E' specializzata nei campi della responsabilità amministrativa degli enti (ex D.Lgs. 231/01) e dei sistemi in materia di privacy, ed ho maturato esperienza nelle aree di audit e compliance. Collabora con l’Istituto DIRPOLIS della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per lo sviluppo di progetti relativi alla compliance 231. Fa parte di diversi Organismi di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 e ricopro incarichi di Data Protection Officer.

Marco Saverio Gabbrielli
© Riproduzione riservata


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