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Attualità sabato 08 settembre 2018 ore 17:25

Troppe offese, don Biancalani scrive al Papa

Don Massimo Biancalani
Don Massimo Biancalani

Il parroco di Vicofaro ha scritto una lettera a Francesco e ha annunciato denunce per gli insulti ricevuti dopo la chiusura del centro di accoglienza



PISTOIA — E' stato lo stesso don Massimo Biancalani, nel corso di una conferenza stampa, ad annunciare il contenuto della lettera che ha scritto al Papa e che lui stesso consegnerà in Vaticano la settimana prossima quando parteciperà a un convegno sui migranti. Il centro di accoglienza creato da don Biancalani nella parrocchia di Vicofaro e Ramini a Pistoia è finito da tempo ormai nel mirino di offese fatte arrivare sia sui social che per posta a don Biancalani. Da qui l'esigenza di scrivere la lettera al Pontefice: "Santo Padre, ci rivolgiamo a lei in un momento di grande amarezza per la nostra comunità impegnata nell'accoglienza di poveri e in particolare di rifugiati". 

Biancalani ha anche annunciato una serie di denunce che presenterà alle forze del'ordine: "L'ultima mi è arrivata stamani - ha detto don Biancalani - e contiene offese indicibili nei miei confronti". Anche per questo, dice, "ho deciso di scrive direttamente al Papa".

Nella stessa lettera si fa riferimento anche alla chiusura del centro di accoglienza decretata nelle scorse settimane: "Adducendo motivi di sicurezza e di inadeguatezza dei locali parrocchiali le autorità preposte hanno deciso lo sgombero della struttura di Vicofaro a Pistoia, in cui sono accolti da alcuni anni i fratelli nel bisogno. Nonostante gli ingenti sforzi economici effettuati per adeguare i nostri ambienti all'accoglienza, tutto questo non è stato considerato sufficiente. Si dimenticano volutamente l'azione generosa e il servizio infaticabile e solidale reso al territorio accogliendo tante persone, che altrimenti sarebbero costrette a vivere in condizioni precarie e pericolose".

All'inizio di agosto un ospite della struttura, di origine gambiana, fu anche bersaglio di due tredicenni pistoiesi che gli spararono a salve con una scacciacani e lo offesero pesantemente. 


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