Pitti, 2013 da incubo per la filatura italiana

Alla vigilia dell'inaugurazione di Pitti Filati, Sistema Moda ha diffuso i dati del settore: -4,3% di fatturato lo scorso anno. Speranza per il 2014

Ancora nessuna buona notizia per la filatura italiana: dopo un 2012 che si è chiuso con il segno meno, altrettante è accaduto per l'anno passato, quando l'intero settore ha fatto registrare una flessione ulteriore del 4,3% per quanto riguarda il fatturato, che si è stabilizzato attorno ai 3 miliardi.

Un dato determinato soprattutto da un ulteriore calo della produzione, che nel 2013 ha fatto segnare un arretramento del 5,2% rispetto al 2012.

Male sia l'export che i consumi interni, scesi rispettivamente del 3,4% e del 4,8%, con le esportazioni che hanno fatto segnare un valore complessivo di 900 milioni di euro circa.

Si tratta di dati diffusi dal Sistema Moda Italia proprio alla vigilia dell'inaugurazione alla Fortezza da Basso di Firenze della settantacinquesima edizione di Pitti Filati: 116 i marchi che esporranno nel polo fieristico fiorentino, e che guardano al 2014 con rinnovata speranza. I dati Istat del primo trimestre consentono infatti moderato ottimismo. Tra gennaio e marzo l'export ha fatto registrare un +2,4% con punte del +19,9% del lino, compensato da un -0,7% del filato cordato.

Il settore, in generale, per il 2014, prevede un balzo rispetto al fatturato 2013 del +3,6%.

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