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Cronaca mercoledì 21 giugno 2017 ore 16:45

Nelle case popolari ma con 2,5 milioni in banca

Sequestrati dalla Guardia di Finanza auto, conti correnti e case a 5 famiglie rom che si dichiaravano nullatenenti. Donzelli attacca Biffoni



PRATO — Dodici conti correnti, dieci libretti postali, tre appartamenti, varie cassette di sicurezza e carte prepagate ma anche auto e gioielli. E' questo il vero e proprio tesoro da oltre 2,5 milioni di euro sequestrato dalla Guardia di Finanza a cinque famiglie di etnia rom stazionate sul territorio pratese, ex abitanti del campo nomadi di viale Marconi, che da anni dichiaravano bassi redditi e alcuni avevano addirittura ricevuto un alloggio popolare dal Comune.

L’operazione denominata Falsi Poveri, condotta dai pm Lorenzo Gestri e Antonio Sangermano, è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa in Procura dal procuratore capo Giuseppe Nicolosi e dal comandante provinciale della Guardia di finanza Amedeo Farruggio. 

Stamani all'alba sono scattate una serie di ispezioni e sequestri patrimoniali da parte di circa 50 militari della Finanza.

Per gli inquirenti esiste una pericolosità sociale di 7 appartenenti alla famiglia Rom che nel tempo, servendosi anche di prestanome, sarebbero riusciti a disporre di beni di un valore sproporzionato rispetto ai redditi percepiti e dichiarati. A due componenti di queste famiglie il Comune di Prato aveva addirittura assegnato un alloggio popolare perché indigenti.

Proprio su questo punto ha polemizzato il capogruppo Fdi in consiglio regionale Giovanni Donzelli che ha detto: "Il Pd chieda scusa ai cittadini di Prato e il sindaco Biffoni si dimetta per aver assegnato a rom finti nullatenenti, ma in realtà evasori, le case popolari sottratte ad italiani bisognosi. Nel marzo 2015 avevamo denunciato il fatto che il portavoce sinti del campo di Mezzana avesse la tessera del Pd: chiediamo che venga fatta luce anche su questa vicenda, vogliamo sapere se abbia influito sulle scelte del Comune. Nel sopralluogo che effettuammo proprio nel campo rom di viale Marconi  - ha aggiunto Donzelli - sottolineammo la vergogna dei favoritismi ai rom a discapito dei cittadini pratesi le verifiche della Guardia di finanza e l'indagine della Procura oggi rende chiaro a tutti che gli italiani sono stati danneggiati due volte: prima scavalcati ingiustamente nelle graduatorie, e poi beffati da persone ricche che attendiamo di conoscere come abbiano potuto accumulare un tesoro così grande".


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