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Attualità lunedì 02 giugno 2014 ore 10:43

Concordia, smaltimento a Genova: interviene Rossi

Il governatore della Regione: " “Nuovo avviso ai naviganti: o si valuta anche Piombino o la Toscana si mette di traverso”



Per la Costa Concordia siamo al secondo avviso ai naviganti, dopo quello dei giorni scorsi: per la demolizione del relitto o si prende in considerazione anche Piombino o tutta la Toscana si metterà di traverso". 

Queste le prime parole del presidente della Regione Enrico Rossi dopo le indiscrezioni uscite sulla stampa che indicano Genova come possibile porto di smantellamento per la nave. 

"In questi giorni – ha dichiarato il presidente Rossi – sono stati molti i commenti festosi e le descrizioni preventive sulla sorta di spettacolo che dovrebbe svolgersi a Genova con il relitto della Costa Concordia, dimenticando persino che si è trattato di una tragedia. Noi in Toscana non possiamo dimenticarlo, e prima di tutto non possono il volontariato e la gente del Giglio che ha prestato i primi soccorsi ai naufraghi in quella notte del 13 gennaio 2012. Quanto al fatto poi che la destinazione debba essere per forza Genova, allo stato delle cose appare solo un desiderio: deve essere chiaro che noi non consentiremo a nessuno di mettere a rischio l'ambiente marino con operazioni che non garantiscano il massimo della sicurezza".

"Io non sono un tecnico - ha concluso Enrico Rossi - ma mi permetto di avanzare un'obiezione intuitiva, basata sul senso comune: andare a Genova implica un viaggio lungo diversi giorni; la nave dovrà passare per tutto il Mar Tirreno e attraversare il Santuario dei cetacei rimanendo al largo senza possibilità di riparo in alcun porto, qualora dovessero cambiare le condizioni meteorologiche. Leggo inoltre, sempre dalle cronache, che la nave verrebbe attraccata ad una banchina a Voltri con il fondale intorno a 20 metri, dove verrebbero eseguite buona parte delle opere di smantellamento. Se questo fosse vero, ma non abbiamo ancora le carte, mi domando per quale pregiudizio o per quali interessi non si voglia prendere in considerazione l'ipotesi di Piombino".


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