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Cronaca venerdì 23 marzo 2018 ore 18:05

Botte, insulti e umiliazioni, incubo a scuola

La polizia ha individuato e denunciato due ragazzi di 16 anni che da tempo infliggevano a un coetaneo disabile violenze fisiche e psicologiche



SCANDICCI — Dopo una lunga indagine iniziata nel giugno 2017 e coordinata dalla procura del Tribunale dei minori, i carabinieri hanno individuato e denunciato due ragazzi di sedici anni che da tempo perseguitavano un compagno di scuola disabile.

A denunciare i due bulli sono stati i genitori della vittima, alla luce della gravità degli episodi di cui i due adolescenti, all'epoca quindicenni, si erano resi protagonisti e dell'impatto devastante che avevano avuto sul figlio.

Nel corso dell'inchiesta è così emersa una situazione da incubo: i carabinieri hanno accertato che il ragazzo disabile veniva costantemente preso di mira, spintonato e deriso durante le lezioni e spesso costretto a pronunciare parole offensive o di natura sessista. In un paio di occasioni è stato anche bersagliato da sputi. Violenze fisiche e psicologiche costanti che lo avevano gettato nella paura e nello sconforto, peggiorando la sua disabilità e costringendolo ad abbandonare la scuola e a cambiare abitudini. E alla fine è scattata la denuncia.

"Il caso di bullismo è stato investigato con grande attenzione e impegno sia dai carabinieri che dal procuratore Antonio Sangermano, che ha voluto seguire personalmente il caso e dare un segnale forte su come il fenomeno debba essere perseguito penalmente al fine di evitare ben più gravi conseguenze - si legge in una nota dei Carabinieri - Questa situazione in particolare ha visto intrecciarsi al bullismo altre piaghe sociali, fra cui la discriminazione sessuale come messo di offesa e l'isolamento e il dileggio del più debole. Un ragazzo che invece avrebbe dovuto essere aiutato e sorretto dai coetanei".


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