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Politica sabato 16 gennaio 2016 ore 16:15

Pd, la proposta toscana per il partito del futuro

Maggiore attenzione ai nuovi iscritti e ai territori nel modello organizzativo presentato dall'Assemblea regionale al vicesegretario Lorenzo Guerini



SESTO FIORENTINO — Il tema della forma organizzativa del Pd è rilanciato recentemente da Matteo Renzi e su cui il Pd toscano, primo in Italia, formula una propria proposta dopo la discussione avvenuta negli ultimi quattro mesi in circoli e federazioni. A riprenderlo e rilanciarlo ci pensa il Pd toscano, con il documento dal titolo "Per costruire il Partito Democratico che vogliamo" presentato oggi all'assemblea regionale, alla presenza del vicesegretario Lorenzo Guerini. 

"Ci sono indicazioni importanti sul ruolo degli iscritti - ha commentaato Guerini - sulla organizzazione dei circoli, sull'organizzazione territoriale del partito che potranno essere assunti anche a livello nazionale".

Nel documento si sottolineata “la vocazione maggioritaria del PD, dove coincidano leadership politica e premiership” si sottolinea la necessità di attivare "nuove modalità partecipative”, tramite un "deciso cambio di paradigma". Non più partito tradizionale basato sulla militanza attiva e di massa, a partito aperto che valorizza iscritti e simpatizzanti, a partire dell’albo degli elettori delle primarie. Il ruolo degli iscritti rimane  essenziale rispetto alle attività di organizzazione e tesseramento - si assicura - ma dovranno anche fungere da elementi di sintesi politica rispetto alle idee e proposte affiorate”.

Ribadita la regola che nessun incarico politico può durare più di due mandati pieni, o tre parziali, senza eccezioni. Tra le proposte arrivate dai territori, la riduzione dei componenti degli organismi dirigenti affinché “non siano solo deiconsessi di ratifica”, meccanismi di valutazione dei risultati dei circoli, il “crowdfunding, forma di finanziamento che sfrutta le potenzialità del web per promuovere progetti a cui più persone possono contribuire con somme di varia entità.

"Intorno al documento - ha spiegato il segretario toscano PD Dario Parrini- c’è stata una partecipazione ampia e approfondita. Il partito che oggi disegniamo è un partito aperto al capitale di idee che risiede nella società, un partito che fa formazione, che prepara la propria classe dirigente”. Lo stesso Parrini ha poi annunciando tre incontri sui temi della riforma costituzionale con docenti della materia, con l'obiettivo di preparare dirigenti e amministratori ad andare sui territori e nelle sezioni a spiegare, punto per punto, le ragioni del sì. Gli appuntamenti si terranno il 19 febbraio a Firenze con Carlo Fusaro, il 26 a Pisa con Stefano Ceccanti, il 5 marzo a Siena con Massimo Rubechi.

“In un’organizzazione di questo tipo, iscritti ed elettori si integrano - dice il responsabile organizzazione e vicesegretario toscano Antonio Mazzeo  - i cittadini che ci votano sono un capitale di competenza. Possono non essere interessati alla militanza attiva, ma sono in grado di apportare un contributo fondamentale con idee e proposte anche innovative”.


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