Ticket, autocertificazione ancora per un mese

La Regione ha concesso qualche settimana in più ai cittadini che devono far correggere i redditi sbagliati inseriti nelle nuove ricette elettroniche

FIRENZE — Sono circa 800.000 i toscani che non sono inseriti o risultano con dati errati negli elenchi che l'anagrafe tributaria ha trasmesso al servizio sanitario regionale per aggiornare le fasce di reddito da applicare nelle ricette elettroniche e pagare così i ticket sanitari

"La Regione Toscana ha fatto di tutto per venire incontro ai cittadini si sono ritrovati con dati errati - ha spiegato l'assessore regionale Luigi Marroni in consiglio regionale rispondendo a una serie di quesiti del gruupo Fratelli d'Italia - Per non alimentare altre ripercussioni su queste persone abbiamo deciso di segnalare loro con una lettera inviata a casa che la posizione fiscale ad essi attribuita dal ministero non era corretta. Non solo. Al fine di semplificare al massimo l'iter di regolarizzazione della posizione il Servizio sanitario regionale ha offerto l'opportunità di far autocertificare, con modalità sia cartacea che elettronica, la reale situazione fiscale al momento dell'erogazione della prima prestazione necessaria''.

''Fino ad ogg la ricetta cartacea l'errore era recuperabile autocertificando nella ricetta stessa la propria reale condizione di reddito - ha detto ancora Marroni - Con l'introduzione della ricetta elettronica l'errore non è più correggibile, quindi la fascia di reddito deve essere esatta. E noi su questo stiamo lavorando: gli errori nei database ministeriali via via saranno corretti e presto la sanità toscana disporrà della copertura totale ed esatta dei redditi di chi accede alle prestazioni".

«Vergogna, qualcuno chieda scusa ai cittadini per la sommaria informazione e i disagi cui sono costretti - ha commentato il consigliere regionale di Forza Italia, Stefano Mugnai - Era il giugno scorso quando ho fatto osservare all’assessore Marroni, in via riservata, che la scadenza per l’automazione del rilevamento della fascia di reddito nella carta sanitaria elettronica si stava avvicinando, che nel mezzo c’era l’estate e che ottobre sarebbe arrivato in un battibaleno''. ''Ne ricevetti una email assolutamente tranquillizzante, che annunciava una comunicazione ai cittadini già pianificata e minimizzava l’impatto delle operazioni sia sugli operatori che sugli utenti - conclude Mugnai - Gli stessi operatori che adesso si vedono presi d’assalto dai cittadini».

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