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Cronaca domenica 17 luglio 2016 ore 13:15

Aggredito mentre cucina al barbecue

L'episodio è avvenuto nella frazione della Rotta. Un imprenditore è stato aggredito da un giovane mentre cuoceva carne nel suo giardino



PONTEDERA — Un imprenditore di 57 anni, Franco Bagnoli, padre dell'ex consigliere comunale del centrodestra a Pontedera Matteo, è stato aggredito da un giovane di 22 anni, che poi è stato rintracciato e identificato dalla polizia.

Il giovane di origine straniera, adottato e di buona famiglia, ha aggredito l'imprenditore prendendolo alle spalle mentre stava cuocendo della carne di maiale al barbecue, nel giardino della sua casa alla Rotta. Ne è seguita una colluttazione e l'aggressore è stato messo in fuga dall'aggredito. Bagnoli ha riportato traumi al naso e alla testa.

La polizia, sentita la testimonianza di Bagnoli, ha rintracciato il giovane. I poliziotti hanno spiegato all'aggredito che la persona che ha varcato la proprietà soffre di alcuni disturbi e verrà affidato agli enti competenti. La polizia ha fatto sapere che l'episodio è da considerarsi come un raptus e non come un atto premeditato e che scaturisce da eventi precedenti. La polizia ha anche escluso che il fatto possa essere ricollegato a motivi religiosi.

L'associazione Mina Boschi ha espresso la sua solidarietà a Franco Bagnoli "per la vile aggressione di cui è stato vittima ieri sera, mentre cenava a casa sua". 

In un primo momento l'associazione aveva lanciato, con queste parole, l'idea di una grigliata a base di carne di maiale sul corso a Pontedera: "Un'aggressione figlia dell'intolleranza, dell'estremismo fanatico e della violenza più grave. Dal canto nostro continueremo il nostro impegno senza paura per preservare e diffondere gli ideali cristiani che sono alla base della nostra storia e cultura e hanno reso grande la nostra civiltà, e per far capire che la nostra città ha bisogno di sicurezza. A breve organizzeremo una grigliata sul corso a Pontedera a base di maiale perché non possiamo cedere alla paura, all'intolleranza e alla mancanza di sicurezza".

Dopo gli sviluppi delle indagini della polizia l'associazione Mina Boschi ha rettificato l'ultima parte, quella relativa all'idea di fare una grigliata: "Si precisa che la grigliata era una battuta e stava a significare che non possiamo temere di fare anche la cosa più naturale e figlia della nostra storia che è la classica grigliata di verdure e carne, sul corso a Pontedera ci saremo ma per sottolineare e rivendicare il diritto alla sicurezza di ogni cittadino pontederese, non possiamo cedere alla paura, all'intolleranza e alla mancanza di sicurezza".


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